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Sulle spiagge della Sardegna, a stagione invernale virtualmente conclusa, si sta dando luogo ai periodici lavori di manutenzione ordinaria o anche straordinaria. Naturalmente, può capitare che certi interventi, per quanto necessari, lascino dei dubbi sul modo e sul tipo di attrezzature adottati per il ripristino degli arenili.
Oggi, è il caso, ad esempio, del lido di Orrì, in comune di Tortoli, dove sono in corso i lavori di rimozione di tutti i materiali residui trasportati dalle piogge verso il mare e la realizzazione di un varco che consenta il deflusso delle copiose acque ora bloccate a monte della spiaggia. Nel caso specifico è utilizzato un mezzo cingolato che lascia sull’arenile molti “effetti collaterali” dipendenti da un movimento-terra che porta a termine i lavori, ma che determina inevitabilmente anche uno stravolgimento dell’arenile.
Il rischio in questi casi è che si risolva un problema a fronte di un altro che se ne crea. Rispetto a un dilemma che evidentemente non è mai esistito per chi ha deciso per i lavori da compiere e per i mezzi da utilizzare, resta per tanti, invece, il dubbio sul fatto che la ruspa impiegata sia effettivamente il mezzo più idoneo da utilizzare.
Dubbio che però, altrettanto evidentemente, non ha avuto la Capitaneria di porto di Arbatax, dal momento che ha avviato un’inchiesta tendente a verificare la regolarità dei lavori e la idoneità dei mezzi cui si è fatto ricorso.