Sa Crabarissa di Austis è uno dei monumenti naturali più suggestivi della Sardegna. Si tratta di una roccia di granito che svetta per cinquanta metri nelle campagne del paese, in località Sa Sennoredda, modellata dal vento e dalle intemperie tanto da sembrare una donna in abito tradizionale.

Forse non tutti conoscono la leggenda popolare legata al nome del monumento. Il paese di Austis, ai confini fra la Barbagia di Ollolai, il Mandrolisai e il Barigdu, è storicamente territorio di passaggio per le greggi durante il periodo della transumanza, quando i pastori si spostano con gli animali dalla montagna alla pianura per trovare riparo dai rigori invernali.

La leggenda narra che una fanciulla di Cabras si innamorò di un pastore di Austis, il quale aveva raggiunto il Campidano oristanese proprio durante la transumanza invernale. Fra la bella e il giovanotto nacque subito un profondo sentimento di passione e, ormai innamorati, decisero di scambiarsi reciprocamente doni e promesse di matrimonio.

Ma l’amore spesso inebria i sensi e inganna. Finita la transumanza, infatti, il pastore ripartì per Austis e la ragazza attese tristemente invano il suo ritorno.

Sa crabarissa (la donna di cabras) dopo un po’ di tempo si incamminò verso le montagne barbaricine nella speranza di scoprire cosa fosse accaduto e ricongiungersi con l’amato, ma una volta arrivata a destinazione trovò il pastore che l’aveva illusa sposato con un’altra donna.

sa crabarissa addolorata e delusa non restava che tornare a casa, ma nel cammino verso la pianura rimase fatalmente pietrificata dal dolore, tramutandosi così nella roccia che oggi svetta maestosa dominando l'ampia valle dell'Omodeo. La natura che le fa da cornice, silenziosa, sembra voler prendere parte al doloroso epilogo della storia d’amore finita male e la sera, al tramonto, anche il sole rovente sembra voler consolare la donna.

La morale della storia, raccontata dagli anziani ai bambini, voleva essere quella di non prendersi gioco dei sentimenti altrui.