A trent’anni dalla sua istituzione e per la prima volta dopo l’emergenza legata al covid, Sa die de Sa Sardignasi presenta con tre giorni ricchi di eventi che dal capoluogo – che offre il calendario più ricco - si dipaneranno in altre località sarde. Sarà il presidente della regione, Christian Solinas - che ha definito il calendario “la più grande manifestazione dopo la pandemia che ha arrestato per tre anni gli eventi costringendoci a festeggiare la giornata del popolo sardo in toni minori” - ad aprire le celebrazioni inaugurando a Cagliari, al Castello di San Michele, alle 9.00, la mostra “castelli medievali di Sardegna. Un progetto tra Marmilla e Sarcidano”, visitabile dal domani fino al 14 maggio. 

Il presidente Solinas, subito dopo, interverrà in consiglio regionale per le celebrazioni in programma e alle 11 parteciperà, in cattedrale, alla Santa Messa recitata per l’occasione in limba. Anche il pomeriggio sarà denso di appuntamenti: il presidente Solinas alle 15 sarà presente a bono (palazzo civico) per l’apposizione di una targa di commemorazione della figura di Giovanni Maria Angioy. 

Alle 17,30 a Sassari sarà invece presente alla rievocazione storica: “1796 - Alternos, Giovanni Maria Angioy”.

CAGLIARI -  Nel capoluogo le celebrazioni quest’anno si concentreranno negli spazi esterni del Castello di San Michele, per una serie di eventi organizzati dall’associazione enti locali per le attività culturali e di spettacolo. Alla mostra fotografica seguirà, alle ore 10 il convegno su storia e prospettive della rete dei castelli. È previsto l’allestimento di un borgo medievale, con la partecipazione di diverse associazioni e si potranno apprezzare scorci di vita medievale nei banchi didattici e nelle botteghe, con approfondimenti sui giochi e sulle tecniche impiegate nei combattimenti e nelle lotte corpo a corpo, ma anche sulle strategie militari. 

Nel corso della giornata spazio alle esibizioni di tiro con l’arco storico e rappresentazioni di danze medievali sulle note di musiche del periodo. Si proseguirà fino alla rappresentazione (nel piazzale di fianco al castello) di una battaglia avvenuta tra Arborea e Aragona alla fine del 1300, in cui l’armata sarda riuscì a piegare le truppe iberiche. Il tutto verrà replicato nella giornata successiva, sabato 29.

Infine, domenica 30 aprile dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 sino alle 21, presso i locali della Manifattura Tabacchi, rievocazione storica - il discorso della vittoria dei sardi contro i francesi (Vincenza Zedda, moglie di Vincenzo Sulis, rievoca le gesta del marito contro gli invasori francesi), incontro fra il viceré, il generale la flechere e don Girolamo Pitzolo (i piemontesi vengono processati dal popolo e costretti alla resa), i piemontesi vengono cacciati, perché lascino l’isola (esplode la festa del popolo sardo).

SASSARI - Il programma, con il patrocinio della Regione, vede protagonista la compagnia Teatro Sassari in collaborazione con la Compagnia Teatro S'arza, che a partire dalle 18 presenta lo spettacolo itinerante “1796 “Alternos Giovanni Maria Angioy” di Michele Pio Ledda, che si suddivide in 3 quadri ambientati in altrettanti spazi cittadini. 

In scena anche il Coro Logudoro Usini, Polifonica Santa Cecilia, Banda Musicale "Luigi Canepa", Associazione Ippica Osilese. 

Sempre nella stessa giornata del 28 aprile alle 17 in Piazza Tola il Teatro S'arza con la partecipazione del coro “Amici del canto sardo”, “Sa domo de totus”, “Arvure's, platicfree”, “Assemblea Natzionale sarda” e “Intergremio città di Sassari” commemorerà i fatti di sa die de sa sardigna e i Martiri Angioiani, eroi che hanno sacrificato la loro vita per una Sardegna più giusta.  

Alle 17,45 sempre in piazza Tola - Teatro S'arza presenta "Procurade 'e Moderare", spettacolo itinerante impreziosito dalla collaborazione del coro amici del canto sardo diretto dal maestro Salvatore Bulla e dalle basi ritmiche dei tamburi dell’Intergremio città di Sassari. Il corteo proseguirà poi per piazza Azuni - largo Ittiri – via Università, via Cilocco - via Torre Tonda. 

Alle ore 19,15 in via Quarto inaugurazione del Giardino della Sarda Rivoluzione e intitolazione bilingue (sardo e sassarese) di quest’area.

BONO - Tra gli eventi principali, sempre domani, a Bono, al palazzo civico, alle 15.00, incontro istituzionale con l’apposizione di una targa di commemorazione della figura di Giovanni Maria Angioy. a Sassari, al palazzo civico, piazza Tola e piazza Duomo dalle 17.30. alle 18, rievocazione storica: “1796 - Ingresso Alternos, Giovanni Maria Angioy a Sassari”.

NUORO -  Sabato 29 aprile a Nuoro, in piazza Satta dalle ore 17.00 rievocazione storica: a su connottu. Al Palazzo Civico dalle ore 18.00 alle 19, Processo a Paschedda Zau