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Tantissima gente ieri sera ha affollato la Mediateca del Mediterraneo di via Mameli, a Cagliari, dove tra conferenze, dibattiti e soprattutto il dirompente suono delle launeddas si è respirata un’atmosfera inattesa, dal significato e dagli effetti che hanno coinvolto tutti i presenti, pubblico e protagonisti, in un’emozione unica quanto antica.
foto di Roberto Milleddu
Ha fatto una profonda e bellissima impressione vedere oltre cinquanta suonatori, in rappresentanza di associazioni o di scuole diverse, chiudersi in un grande cerchio all’insegna dell’amicizia e dell’amore per le launeddas e dare inizio a un concerto senza eguali.
Altre esibizioni, in gruppo o di singoli suonatori, si sono protratte fino a tarda notte nel salone della vicina chiesa della Santissima Annunziata. Luogo dove soprattutto giovani e giovanissimi artisti hanno espresso suoni e note sotto il segno di una profonda passione per l’antico strumento e per la musica che sa di magia.
La grande festa, ricca di appuntamenti sin dalla mattina, è stata l’occasione per presentare “Cuntzertus”, l’annuario bilingue, sardo e italiano, delle launeddas. Il pomeriggio è iniziato con un lungo ed esaustivo spazio dedicato alla storia, ai percorsi, alle evoluzioni della nostra musica millenaria e affidato alle competenze di esperti per ogni singolo settore.
Al termine della splendida maratona di suoni, di sapienti dimostrazioni delle fasi di costruzione dello strumento e di quegli scambi culturali che fortificano sempre di più i progetti e le ambizioni de s’Assòtziu, il presidente Gianfranco Meloni esprime tutta la sua soddisfazione.
“Ringrazio i tantissimi suonatori presenti che hanno creduto nel progetto. L'augurio è che questa giornata rappresenti l'inizio di un percorso comune che assicuri alle launeddas nuova vitalità e certezze per il futuro. L'emozionante esibizione di più di oltre cinquanta suonatori ha creato nella corte della Mem un’atmosfera quasi surreale”.