Sabrina Pili, cagliaritana, 57 anni, parteciperà, unica sarda e unica donna, a un lungo cammino in carrozzina in Veneto: 327 chilometri in totale, 8 giorni, da venerdì 19 maggio, con la presenza di scolaresche (in alcune tappe) e visite ad unità spinali. Lo scopo è sensibilizzare l'opinione pubblica per l'abbattimento delle barriere architettoniche. La Regione Veneto ha ottenuto il patrocinio dei ministeri del Turismo e della Salute: il percorso servirà da test per garantire ai portatori di disabilità la possibilità di vivere la stessa esperienza, negli stessi luoghi, in tempi successivi e in autonomia.

"Sarebbe bello riproporre questo cammino anche in Sardegna. Sulla carta - spiega all'ANSA Sabrina, con mobilità ridotta sin dall'infanzia a causa di una patologia - le barriere architettoniche spesso non ci sono. Ma poi esistono degli ostacoli che possono impedire un cammino in totale autonomia. Dalle mie esperienze precedenti il problema, più che al percorso, è legato all'accoglienza di hotel e ristoranti: non tutti sono senza barriere architettoniche".

Sabrina sogna un percorso senza ostacoli che unisca le vecchie province sarde: da Cagliari a Sassari, passando per Nuoro e Oristano: "Ormai ci sono tanti progetti di cammini in Sardegna, bisogna giusto avere l'accortezza di renderli accessibili a tutti. Anche in autonomia. Io posso essere accompagnata da mio marito e mia figlia, ma non tutti hanno questa possibilità. Ma bisogna creare le condizioni affinché la mobilità sia davvero per tutti".

Il viaggio è organizzato da Klick's on ways. E lo scopo è quello di promuovere non solo le bellezze italiane, ma anche i viaggi lenti davvero per tutti. Sabrina partirà insieme ad altri otto compagni di viaggio da Negrar di Valpolicella, in provincia di Verona. Prima tappa con visita all'Unità spinale di Negrar, poi Verona. Da Lonigo a Vicenza si scalano anche le colline. Ultima tappa a Venezia, piazza San Marco. Un cammino aperto a tutti, anche a chi può passeggiare senza la carrozzina.