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“Una decisione sofferta ma valutata con molta attenzione. Abbiamo ritenuto che, oltre i rischi di contagio in aumento, le condizioni attuali non permettano di affrontare, soprattutto vivere, in spensieratezza un momento che deve essere di festa e di condivisione”.
Il primo cittadino di San Sperate, Enrico Collu, prende ufficialmente la parola e tiene a rammentare, sottolineare, precisare come avverrà l’edizione numero 59 della tradizionale Sagra delle Pesche, non prima di alcune importanti premesse: “Circa un mese fa a seguito dell’ordinanza nr. 34 del 15 luglio (seguita dalla nr. 40 del 13 agosto 2020), con cui il presidente della Regione Christian Solinas autorizzava l’organizzazione delle Sagre, abbiamo fatto le opportune valutazioni e deciso di predisporre il bando per la 59° Sagra delle Pesche. In quel momento – dice Collu - la situazione, riguardo la curva dei contagi da Covid-19, sembrava in netto miglioramento, tanto che il Ministro della Salute Speranza in un'intervista al Gr1 Rai dichiarava “nel rispetto delle necessarie precauzioni” e “se la curva epidemiologica ce lo consentirà”, di prevedere la possibilità della riapertura ai tifosi nei campi di calcio per assistere alle partite di campionato “. A distanza di un solo mese da queste dichiarazioni la situazione è notevolmente cambiata. I motivi li possiamo trarre dalle conclusioni del monitoraggio del Ministero della Salute di questi ultimi giorni sulla situazione legata alla diffusione del Covid-19: l’Italia si trova in questo momento in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento. Si rileva in particolare che la trasmissione diffusa del virus, anche in Sardegna, in determinate condizioni provoca focolai che possono essere di dimensioni rilevanti. Questi sono spesso associati all’importazione di casi da Stati esteri e successiva trasmissione locale (anche al rientro dopo periodi di vacanza in Paesi a più elevata circolazione virale). Da quando è iniziata la Pandemia abbiamo imparato che la programmazione a lungo termine risulta molto difficile, soprattutto rispettando le norme che impongono procedimenti e adempimenti che richiedono tempo. Essendo quindi mutate le condizioni al momento dell’assegnazione del contributo per l’organizzazione della nostra Sagra si è, considerato quando scritto in premessa, deciso di revocare l’avviso in oggetto.
Una edizione “diversa”
La 59° Sagra quindi si svolgerà in modo virtuale mantenendo i soli appuntamenti dell’assegnazione della onorificenza della Pesca d’oro e la presentazione del libro “Muri di Sardegna. Luoghi e opere della Street Art" insieme alle mostre degli artisti locali (e che erano già in fase di allestimento) di cui daremo pubblicità tramite la stampa, le pagine istituzionali e i canali Social. Tutti gli altri eventi correlati alla 59 °Sagra sono quindi da considerarsi annullati. Si è deciso inoltre di destinare tutte le risorse dedicata alla 59° Sagra come contributo da assegnare ai nostri produttori di pesche come ristoro per chi ha subito gli effetti del Covid-19. Al fine di assegnare questi contributi, denominati “contributo 59° Sagra delle Pesche per il Covid19” verrà predisposto un bando al quale i produttori che ne avranno titolo potranno partecipare successivamente.