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Scattano sabato 7 luglio i saldi estivi in Sardegna e proseguiranno fino a giovedì 30 agosto. Dopo una stagione primaverile non proprio esaltante dal punto di vista dei consumi di abbigliamento, calzature, pelletteria e accessori c'è attesa per questi saldi estivi che rappresentano un banco di prova per il dettaglio moda.
Secondo le stime del centro studi regionale, rispetto allo scorso anno ogni famiglia spenderà circa 175 euro, cifra inferiore rispetto alla media nazionale che si aggira intorno ai 227 euro. 473mila famiglie sarde attendono i saldi per acquistare abbigliamento, calzature e accessori nella nostra Isola. Pro capite nell'Isola si spenderanno circa 76 euro, 98 a livello nazionale.
“Le promozioni continue in qualsiasi periodo dell’anno e gli acquisti online non aiutano i nostri commercianti per recuperare i fatturati degli anni che hanno preceduto la crisi. Altro fattore determinante è l’assenza di controlli e regole certe per quanto riguarda l’abusivismo - ha detto il presidente di Confcommercio Alberto Bertolotti -. Chiediamo ormai da anni una revisione della normativa sulle vendite promozionali e incentivi al settore, gli strumenti attuali non bastano”.
Le regole:
▪ Cambi merce: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art.1519 ter cod. civile introdotto da D.Lgs. n.24/2002). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
▪ Prova dei capi: non c'è obbligo; è rimesso alla discrezionalità del negoziante.
▪ Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.