"Sono molto contenta, ringrazio davvero il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.” Queste le parole di gratitudine di Ilaria Salis dopo la telefonata ricevuta da suo padre, Roberto Salis, dal capo dello Stato italiano sabato 30 marzo. “Mi ha molto impressionato che abbia telefonato lui in prima persona e che lo abbia fatto con questa rapidità. Lo ringrazio davvero tanto per il suo coinvolgimento". La donna è in carcere da più di 13 mesi a Budapest con l'accusa di aver partecipato a due aggressioni nei confronti di militanti di estrema destra. 

Da quanto si è appreso, Mattarella avrebbe assicurato che farà quanto è nelle sue possibilità (opportunità che non sono ampie sul piano operativo perché passano attraverso il governo italiano). Inoltre, il presidente della Repubblica, avrebbe espresso la sua vicinanza per la vicenda, sottolineando come comprendesse bene lo stato d'animo del padre della ragazza.

La telefonata di Mattarella arriva a seguito della Pec che il padre di Ilaria Salis ha spedito al Quirinale venerdì 29 marzo, dopo la decisione del tribunale di Budapest di negare i domiciliari alla figlia.

Dopo tale notizia Irene Testa, garante regionale delle persone private della libertà della Sardegna, ha spiegato: “Mi sarei aspettata una telefonata a Beniamino Zuncheddu che dopo aver passato 33 anni in carcere da innocente non solo non ha ricevuto le scuse da parte delle Istituzioni, ma neanche una parola di conforto. A Beniamino è stata rubata la vita e ora, come se non bastasse, dovrà aspettare anni per essere risarcito"

"Ogni due giorni una persona si suicida in un istituto penitenziario, è necessaria e doverosa l'attenzione di tutte le istituzioni, anche quella del presidente della Repubblica, come giustamente fatto nel caso di Ilaria Salis detenuta all'estero. Speriamo che la stessa attenzione sia dedicata ai detenuti nelle nostre carceri.” Ha concluso Testa.