Il giallo del furto della salma di Gian Luca Luciano, il giovane deceduto 22 anni fa in un incidente stradale avvenuto a Monti, dal cimitero di Loiri Porto San Paolo è lontano dall'esser risolto.

Gli inquirenti al momento non escludono alcuna ipotesi: la sottrazione della bara potrebbe essere collegata ad un'estorsione, ma finora non è arrivata alcuna richiesta di denaro. E si continua ad indagare a 360 gradi, dalle messe nere a uno sfregio nei confronti della famiglia, senza alcuna novità, però.

I Carabinieri del reparto Territoriale di Olbia sull'episodio hanno inviato una denuncia alla magistratura per la violazione dell'articolo 411 del Codice penale, la sottrazione di cadavere.

Il furto è stato messo a segno tra venerdì e sabato scorsi. Giovedì, secondo una testimonianza raccolta dai militari, la cappella della famiglia era intatta.

I profanatori sono entrati in azione in piena notte. Hanno raggiunto senza difficoltà la cappella e staccato la lapide di marmo. Non hanno fatto danni, un lavoro preciso.

Al momento i familiari di Gian Luca Luciano, figlio del fondatore della azienda di autotrasporti "Lucianu", non hanno ricevuto alcuna richiesta di riscatto.

Gian Luca era uno dei tre figli del titolare dell'azienda, attiva nel nord Sardegna sin dagli anni Settanta, e molto conosciuta anche fuori dai confini regionali.