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È stato siglato nei giorni scorsi a Cagliari, l’accordo di filiera denominato “salva cerealicoltori” tra Coldiretti Sardegna e il Gruppo Casillo che permetterà di invertire la rotta del crollo delle superfici destinate a grano.
Un’iniziativa, questa, inserita all’interno di “Prime Terre”, il progetto di filiera controllata e certificata dalla forte impronta territoriale che garantisce la genuinità e l’origine locale dei grani macinati. L’accordo di filiera prevede l’ammasso del grano nelle strutture del Consorzio agrario di Sardegna, mentre la trasformazione, almeno inizialmente avverrà nelle strutture di Casillo.
“Dopo gli accordi di filiera con Biraghi per il pecorino etico solidale, Bovini al sud per al filiera del bovino da carne, e gli accordi per i localismi con Metro e Carrefour – ha sottolineato il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – oggi abbiamo siglato un altro accordo di filiera importante per la nostra agricoltura, dando una risposta concreta ad un settore in difficoltà come quello cerealicolo. Come sempre si garantisce un prezzo minimo al produttore, tamponando il punto critico della filiera che scarica sul produttore le crisi del settore, e si valorizzano le nostre produzioni di altissima qualità e si lavora insieme, lungo tutta la filiera, per valorizzarla anche con nuovi prodotti”.
“Proseguiamo una collaborazione nata a livello nazionale che ora si sta diradando con successo anche a livello locale valorizzando le biodiversità – ha aggiunto il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba. Siamo certi che questo sia solo il primo passo di un accordo che porterà valore aggiunto ai nostri produttori ma anche ai cittadini garantendo dei prodotti a base di grano made in Sardinia, certificati e controllati”.