Dove è finito Salvatore Angioni? Il 48enne il 12 marzo scorso esce da casa della madre con cui convive a Sestu e scompare nel nulla. Salvatore fa uso di sostanze e dopo la morte del padre è andato in depressione e fa cocktail di antidepressivi ecc., percepisce un reddito di cittadinanza. La mattina in cui esce di casa dice alla madre che sta andando in posta e porta con se i documenti, tessera sanitaria, bancomat per il reddito e telefono cellulare che poi risulterà spento.

Il 14 marzo il fratello sporge denuncia di scomparsa e si rivolge al’Associazione Penelope Sardegna chiedendo aiuto al Presidente, l'avvocato Gianfrancesco Piscitelli che dirama subito il volantino ricerche. Nel fare la denuncia, il fratello fa presente sia la situazione psicofisica del fratello che il fatto che più di una volta Salvatore ha dichiarato intenzioni suicidiarie dopo la morte del padre. Ad oggi di Salvatore nessuna traccia.

“Salvatore non è stato msi cercato - commenta il legale cagliaritano Piscitelli - alle insitenze del fratello, che tra l’altro è un vigile del fuoco e più volte ha partecipato attivamente alle ricerche di persone scomparse nel nostro territorio, hanno risposto con la solita storia dell’allontanamento volontario per il cui concetto assurdo noi ci battiamo da anni. Ma come si può non attivare le ricerche di un essere umano in condizioni psicofisiche precarie e con dichiarate intenzioni suicidiarie? Con il fratello - aggiunge Piscitelli - ci siamo attivati per ciò che potevamo ed abbiamo scoperto che non è stato mai fermato per controlli dopo febbraio 2020, che non ha ritirato nulla dalla postepay del reddito di cittadinanza che ad oggi presenta un saldo di 1.500 euro. Questo per una persona che fa uso di sotanze non è un particolare positivo. Il giorno 13 qualcuno che lo conosce lo ha visto in zona Sant’Avendrace a Cagliari, dirigersi verso la zona delle grotte di Tuvixeddu, tristemente nota come zona di spaccio e nascondiglio per tossici. Ma perché Salvatore non è stato cercato, perché non si è controllata la posizione del suo cellulare? Noi esigiamo - sottolinea Gianfranco Piscitelli - che Salvatore venga ritrovato, vivo o probabilmente morto, perché i suoi parenti possano dargli una degna sepoltura e non attendere invano il suo ritorno. Ho inviato come Presidente di Penelope Sardegna una pec formale al Prefetto di Cagliari, alla Protezione Civile ed al Commissario Straordinario di Governo a Roma. Non ci devono essere scomparsi di serie A e scomparsi di serie B".