“Il Liceo Asproni non si tocca”, “Preserviamo la nostra identità”. E ancora: “Giù le mani dall’Asproni”. Questi alcuni degli striscioni esposti questa mattina in occasione del sit-in di protesta organizzato a Nuoro contro il piano di dimensionamento scolastico, che vedrebbe lo storico Liceo cittadino perdere la propria autonomia per essere accorpato al Liceo delle Scienze umane "Sebastiano Satta".

Studenti e insegnanti si sono ritrovati in piazza e hanno manifestato anche davanti alla sede della Provincia contro quello che viene definito “un mero calcolo ragionieristico, a discapito della qualità”.

“Il Liceo Asproni – hanno sottolineato gli organizzatori della manifestazione – è da 160 anni la culla dell'Atene sarda. Lì hanno studiato Indro Montanelli, i Satta, Sebastiano e Salvatore, Attilio Deffenu e Antonio Ballero. L'Asproni è un presidio di cultura quasi secolare, un patrimonio culturale immateriale: tanti i giovani liceali che, negli anni, hanno contribuito alla crescita sociale della città e servito il paese in tutti i campi, dalla pubblica amministrazione alla magistratura, dalla scuola all’arte e all’impresa”.

“È doveroso dare un segnale per un’istituzione scolastica che è un monumento anche identitario della città di Nuoro. Una parte fondamentale del paese e della sua storia” hanno ricordato.