“Questo vecchio gigante buono ci sta straziando il cuore. Le sue numerose fratture toraciche e guai conseguenti, ci obbligano a mantenerlo sotto farmaci oppiacei per domare il dolore. La sua fiducia e bonomìa ci fanno ancora più male al pensiero che questo cane ha vissuto tanti anni in una famiglia allargata nelle immediate vicinanze del luogo in cui è stato investito alla altezza de Le Saline strada per la marina di San Vero Milis . Nessuno di coloro che lo conoscono da anni e malgrado sappiano da anni dove viva, si è fatto avanti per lui . È il classico cane di tutti e di nessuno nel bisogno , perché amici veri che l’hanno amato davvero evidentemente non ne ha mai avuto. Nessuno è venuto a cercarlo. Sappiamo tutto di lui, anche il nome e gli anni. Ma non lo useremo più perché chi glielo ha messo e per tanti anni lo ha chiamato non se lo merita . Lui rinasce oggi con tutti noi , lo chiameremo Salvino per ricordarci da dove viene e perché siamo fermamente intenzionati a salvarlo. Un amore di cane. Ci monta una gran rabbia al pensiero di quanto lo aiuterebbe una mano conosciuta”. 

Non ci sono parole per ciò che è accaduto a questa povera bestiola, basta il post pubblicato dallo staff della Clinica Veterinaria “Due Mari” di Oristano, con le amorevoli cure di chi lavora da anni e raccoglie “rottami” (le povere bestiole, tra cani e gatti ma non solo), raccolte dalla strada, ferite e in condizioni davvero drammatiche. Lui è stato ribattezzato Salvino, chi lo conosce può dunque farsi avanti.