PHOTO
Impazza anche a Cagliari, dopo le città di Roma e Napoli, ma anche Fluminimaggiore, Settimo, Mara e Sinnai, il “Samara Challenge”, strana mania portata avanti da persone che si travestono con una lunga veste bianca (una specie di lenzuolo) e indossano una parrucca che ricopre di lunghi capelli neri, il viso, celando così il volto e quando l'identità di chi ti sta davanti. Insomma una specie specie di spauracchio.
Mostro o simil spettro che sia, la Samara di turno continua ad apparire per stupire e per attirare l’attenzione, alimentando anche in Sardegna, la psicosi: a Cagliari, l’ultimo avvistamento, ieri sera. Preceduto da alcune comparse tra le case popolari di via Castelli, a Tuvumannu. Uno scherzo, anche in questo caso ma dinnanzi al quale c’e chi, specialmente sui social network incita odio, e promette “colpi di bastone” se non “fucilate”. È il caso di un post pubblicato sulla fan page della web community Sardegna Sotteranea.
Fucilate? Colpi di spranga? Si auspica che una simile cosa non possa mai e poi mai accadere, trattandosi appunto dello scherzo del momento, è preferibile invitare le persone alla massima prudenza. Infatti, laddove dovessimo vedere tale “figura” per strada o sotto casa, ovvio che parrebbe innocua ma meglio non abbassare la guardia dinnanzi a certe eccezioni: “specialmente la notte, come è capitato a tanti, laddove ti si dovesse piazzare davanti all’auto la celebre “Samara”, si consiglia caldamente di contattare le forze dell’ordine.
Ovviamente – rammenta l’esponente di palazzo Bacaredda, in via Roma, “nel caso in cui desse fastidio, creando ad esempio intralcio alla circolazione delle auto oppure confusione”. Certo, le forze dell'ordine avranno di meglio da fare ma, dinnanzi ad un fenomeno che dilaga, sempre meglio essere vigili. A Roma e a Napoli infatti, la storia insegna che ci sono stati episodi di avvistamenti finiti a cazzotti. Mentre a Foggia e a Catania, invece, sono state messe in atto ronde punitive. Da un lato se è bene non enfatizzare, dall’altro è saggio non abbassare la guarda e in ogni caso chiamare le forze dell’ordine per evitare disordine.