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La Sardegna all'avanguardia a livello mondiale nell'innovazione e nella ricerca tecnologica.
Si chiama Sardinia Radio Telescope è il secondo telescopio più grande al mondo e il primo in Europa, ed é una delle più importanti eccellenze che l'Isola può vantare a livello mondiale nel campo delle scienze tecnologiche e aerospaziali. Inaugurato ieri mattina alla presenza del presidente della Regione Ugo Cappellacci, del sottosegretario dell'istruzione e della ricerca Marco Rossi Doria, dei responsabili del progetto, i rappresentanti dell'ASI, dell'INAF e della RAI e delle autorità locali, rappresenta un importante progetto tecnologico di portata mondiale, per la ricerca e per l'innovazione in campo scientifico e aerospaziale, ma soprattutto un opera che apre la Sardegna alla comunità internazionale con una ricaduta economica e un forte impatto su tutto il Gerrei. Il telescopio costruito con un tecnologia avanzata é frutto di un lungo lavoro di ricerca scientifica effettuata in Sardegna e che lo rende uno dei più evoluti e potenti strumenti per lo studio delle emissioni radio provenienti dai corpi celesti e per applicazioni di geodinamica e di scienze spaziali.
"L'inaugurazione del radiotelescopio rappresenta un momento di grande importanza per il paese e soprattutto per la Sardegna perchè certifica quanto la nostra regione sia all'avanguardia nella ricerca scientifica e nell'innovazione tecnologica, non solo grazie al radiotelescopio, ma grazie ai centri di ricerca, alle università e all'imprenditoria. Grazie a queste eccellenze la Sardegna appare su tutte le graduatorie italiane come l'unica regione in costante miglioramento, in questi campi", ha dichiarato il presidente della Regione Ugo Cappellacci. Il presidente nel suo intervento ha ricordato come in occasione della nascita di questo progetto siano state messe in campo tante altre azioni importanti in materia scientifica come la creazione del Distretto aerospaziale in collaborazione con il CNR, CRS4 e le università. "Il territorio ha richiamato alla necessità che le azioni di sviluppo possano avere effetti e risultati stabili e duraturi. La Regione, per questo, ha messo a sistema nuove risorse utili a finanziare interventi su strutture ricettive e per questo a breve sarà operativo un tavolo tecnico per mettere a sistema le ricchezze esistenti e crearne nuove", ha concluso il presidente Cappellacci.
Il progetto inaugurato oggi é il frutto della collaborazione interistituzionale tra Regione Sardegna, Ministero, l'agenzia spaziale italiana, l'ateneo di Cagliari e i poli scientifici presenti nell'Isola. Proprio la Regione Sardegna negli ultimi quattro anni ha stanziato oltre 140 milioni nella ricerca a cui si aggiungono altri 9 milioni stanziati dalla Giunta regionale lo scorso agosto per finanziare altri progetti tra cui l’implementazione di progetti di ricerca che nasceranno attraverso l’utilizzo del radiotelescopio. Infine proprio per il completamento del telescopio furono stanziati 5 milioni e inoltre la Regione in questi anni ha sottoscritto un importante Protocollo di intesa con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), che prevede oltre 4 milioni di euro per sviluppo scientifico, trasferimento tecnologico, formazione e divulgazione in astrofisica e tecnologie relative, per assicurare la piena funzionalità scientifica dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari e del Sardinia Radio Telescope, e ospitato alcuni grandi meetings di astrofisica.
Inoltre sono stati coinvolti, a vario titolo nel completamento del progetto, oltre 40 partner di imprese europee e italiane a conferma della portata internazionale del progetto messo in campo nel territorio di San Basilio. Il telescopio sarà in grado di operare sia come antenna singola che in rete con altri radiotelescopi italiani ed europei e proprio per questo si inserisce in un progetto di respiro mondiale.
“La Giunta, proseguendo sulla strada intrapresa dall’inizio della legislatura sta continuando a investire risorse importanti nella ricerca. Abbiamo predisposto un piano di interventi di rafforzamento delle azioni portate avanti in questi anni e stiamo prevedendo un programma per il consolidamento e lo sviluppo delle attività che partendo dall’in