Sono stati celebrati ieri pomeriggio alle 15, nella chiesa di Santa Teresa di Calcutta a San Teodoro, in Gallura, i funerali di Danilo Sulas, il giovane di 20 anni trovato morto in un pozzo in un terreno della famiglia nelle campagne di Lutturai, dove viveva, nel tentativo di salvare il suo cane.

Il giovane imprenditore nautico, che lavorava nell'azienda di famiglia, si era calato nel pozzo per tentare di recuperare l'animale caduto nella cavità mentre, probabilmente, rincorreva un gatto.

“Nessuno oggi avrebbe voluto essere qui - ha detto ieri don Alessandro Cossu -. È inutile chiedersi il perché. Si può solo dire che Danilo ha compiuto un gesto d’amore che può essere fatto solo da chi ama gli animali”.

Secondo quanto ricostruito, Danilo, dopo essersi tolto alcuni indumenti che indossava e aver appoggiato il cellulare all'esterno del pozzo si è calato all'interno e non è mai più risalito: la morte nella cavità profonda 6 metri e con 3 metri d'acqua, sarebbe sopraggiunta per annegamento e ipotermia. È stata la mamma a dare l'allarme e a far partire la macchina dei soccorsi per il ragazzo, che mancava da casa da domenica pomeriggio.

L'operazione di recupero del corpo da parte dei vigili del fuoco - che hanno recuperato anche la carcassa del cane - si è conclusa alle 15 di ieri dopo l'autorizzazione della Pm di Nuoro Ilaria Bradamente che non ha disposto altri accertamenti e ha restituito la salma ai familiari. Per ora si pensa ad un tragico incidente ma i carabinieri della compagnia di Siniscola e della tenenza di San Teodoro cercano di ricostruire le ultime ore del ragazzo anche attraverso i tabulati telefonici, per capire la dinamica dell'accaduto e risalire all'ora del decesso.

La notizia della morte di Danilo Sulas ha scosso la comunità di San Teodoro e la sindaca Rita Deretta, presente ieri ai funerali, ha espresso vicinanza alla famiglia benvoluta e stimata da tutti.