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Altro grande appuntamento con la musica italiana per il capoluogo della nostra Isola. Isola che da nord a sud, passando per l’ovest e l’est, sta ospitando parecchi eventi culturali con altrettanti ospiti importanti e famosi, testimoni della voglia del suo pubblico di ripresa post pandemia.
Il pomeriggio di martedì 23 gennaio 2023, presso il Teatro Houdini di Cagliari, vede come protagonista il grande cantautore Sandro Giacobbe, invitato d’onore dello show musicale curato dal “Re del revival” Lucio Tunis. L’artista e docente cagliaritano organizza, da più di due decenni, incontri per poter vivere qualche ora di compagnia, emozioni e spensieratezza sull’atmosfera dei passati tempi d’oro della musica italiana.
Aprono la serata le note suonate al pianoforte da Giorgia Cugia e Marco Tanda, per proseguire con le esibizioni canore di Gabriella Siddi, Giancarlo D’Amico e Federica Olla.
Eccoci, quindi, al momento tanto atteso: il Maestro Tunis, supportato dall’incitamento del pubblico entusiasta, accoglie sul palco un grande protagonista della musica cantautorale italiana: Sandro Giacobbe. L’entusiasmo del pubblico è ricambiato dall’artista, che subito esprime l’emozione di tornare - dopo circa 50 anni - a Cagliari, città che sempre ha amato e cui è stato legato; proprio qui, infatti, tenne uno dei suoi primi concerti da professionista.
L’alternarsi dei suoi successi più noti (“Signora mia”, Festivalbar del 1974; “Gli occhi di tua madre”, Sanremo 1976; “Sarà la nostalgia” Festivalbar 1982, per citarne alcuni) con canzoni meno conosciute o di recente produzione come “Il nostro tempo” subito accende ricordi ed emozioni, anche in quella parte di pubblico che magari non ha vissuto quegli anni.
Tra un brano e l’altro, il cantautore racconta al suo pubblico curiosità, aneddoti ed esperienze: lo zio genovese che gli chiese 50 mila lire per lasciargli la sua chitarra (salvo poi rifiutarli e chiarire lo scopo educativo della richiesta: per avere risultati nella vita occorrono sacrifici), il successo in Catalogna della sua “Il giardino proibito” – eletta ad inno (inter)nazionale per situazioni amorose “intricate” -, la commozione per le parole del figlio Andrea (“Papà, il mio Sanremo sarà cantarci con te”), durate la realizzazione del recente brano “Lettera al gigante”.
A sigillo conclusivo, arriva per Sandro la targa-premio da parte del Consiglio comunale di Cagliari, consegnata dal Presidente Edoardo Tocco, “Per aver consegnato alla storia pagine della canzone italiana”. “È davvero una grande emozione vedere quanto ancora le persone possono voler bene a chi da sempre è felice di stare e di condividere sentimenti con loro”, commenta l’artista.
Un’emozionante e malinconica canzone in dialetto genovese, cantata abitualmente dagli emigrati genovesi negli Stati Uniti dello scorso secolo, ricorda che in passato anche il nostro fu paese di emigrati; quindi, il finale a sorpresa: viene invitato sul palco padre Vasyl Panivnyk, attuale animatore spirituale della comunità ucraina cagliaritana. Il sacerdote esprime la sua gratitudine per l’accoglienza ed i bei gesti della comunità cagliaritana e si fa coinvolgere dallo spirito musicale della serata: prima un’improvvisazione sulle celebri note di “Nel blu dipinto di blu” –lanciata da Giacobbe e prontamente raccolta da tutti gli ospiti riuniti sul palco-, poi come commiato una popolare canzone in lingua ucraina.