“Tutto è pronto per l’apertura dei locali del San Giovanni Battista di Ploaghe, struttura dedicata ad accogliere i pazienti psichiatrici di Rizzeddu, ma le porte del centro restano ancora sbarrate. Ad impedirne l’utilizzo la lentezza della burocrazia, in quanto si è ancora in attesa dell’accreditamento da parte della Regione”.

A denunciarlo è la consigliera regionale del m5s Desirè Manca, prima firmataria di una mozione, sottoscritta da tutte le forze di opposizione, che ha portato all’attenzione del Consiglio regionale il caso Rizzeddu. Un dramma che coinvolge cento lavoratori a rischio licenziamento e decine di pazienti psichiatrici, trasferiti dopo la chiusura per lavori del centro sassarese di Rizzeddu che li ospitava.

“I locali del San Giovanni Battista di Ploaghe erano stati individuati come centro dedicato ai pazienti covid, ma grazie alla nostra mozione siamo riusciti a cambiarne la destinazione d’uso. Il centro è quindi pronto ad accogliere i pazienti psichiatrici di Rizzeddu, ma purtroppo – sottolinea Desirè Manca (m5s) - la Regione si è fermata ad un passo dal traguardo: manca ancora l’accreditamento. Un ritardo inaccettabile e ingiustificato, soprattutto in un momento in cui la sanità è già sotto grande pressione e una struttura adeguata è pronta ad essere messa a disposizione di persone fragili che ne avrebbero estremo bisogno”.

La vicenda coinvolge il territorio anche per il dramma dei cento lavoratori della cooperativa sociale Elleuno di Rizzeddu che, da quando la struttura è stata chiusa, rischiano il licenziamento se non verrà bandita la gara d’appalto per la gestione della stessa entro il prossimo 31 dicembre.

“Le lentezze dell’amministrazione feriscono la Sardegna due volte. Sia dal punto di vista sanitario, sia occupazionale, in un momento in cui il lavoro e l’economia dell’isola sono in grave crisi”.