Polemiche Pd-Riformatori sull'eventuale ridimensionamento dei posti letto in Sardegna.

Con il "Patto per la salute", denuncia il capogruppo dei Riformatori sardi in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, il governo Renzi si appresterebbe a "tagliare oltre 280 posti letto nell'Isola, attraverso la chiusura di piccoli ospedali indispensabili in territori che scontano l'isolamento e le difficoltà negli spostamenti, e persino di centri di eccellenza come il Microcitemico di Cagliari".

Dedoni è anche preoccupato per "le voci secondo cui l'assessore alla Sanità starebbe ritardando il via libera al rilancio del progetto per il San Raffaele nonostante gli impegni sbandierati dal presidente Pigliaru e addirittura, a quanto pare, dal premier Renzi in persona".

"I Riformatori sono campioni a fare battaglie di immobilismo, quelle campagne che non producono nulla se non rumore - replica Valter Piscedda consigliere regionale e membro del forum sanità del Pd Sardegna - Che Dedoni sia convinto o meno, ed a questo punto è evidente che non lo sia, il numero dei posti letto ospedalieri tende a diminuire come succede con la crescente riduzione delle cure per il quale è necessario il ricovero ospedaliero. Dedoni, quindi, manifesta assoluta superficialità nel sostenere, da una parte, l'aumento dei posti letto nella sanità privata con la nascita della struttura in Gallura, dall'altra si dichiara contro la riduzione dei posti letto nei piccoli ospedali".

E mentre Dedoni parla di "un atteggiamento a dir poco incomprensibile", sostenendo che "da un lato sembra che si voglia ostacolare il progetto per il San Raffaele di Olbia" e "dall'altro non si fa nulla per difendere gli ospedali pubblici dall'ennesimo progetto di ridimensionamento partorito dal Governo nazionale di turno", Piscedda osserva che il punto di riferimento è il piano sanitario approvato, "nel quale la struttura del San Raffaele c'è e con numeri chiari e discipline definite".

"Se in questi cinque anni fosse stato fatto semplicemente quello che è previsto nel piano sanitario del 2007, ovvero il potenziamento delle cure nel territorio - conclude l'esponente del Pd - oggi non avremmo alcun problema neanche sulla revisione del sistema dei piccoli ospedali".