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L'intesa sul metodo c'è, quella sul merito meno, ma ci sono 60 giorni per trovare l'accordo sulla riorganizzazione della rete ospedaliera in Sardegna. Entro il 31 luglio la commissione competente dovrà esitare il testo e prima delle vacanze estive è prevista l'approvazione definitiva in Aula.
E' quanto emerso al termine del vertice di maggioranza sulla sanità con il presidente della Regione Francecso Pigliaru e l'assessore Luigi Arru. Il cronoprogramma responsabilizza in modo stringente la coalizione di centrosinistra, ma se non non riuscirà a superare le divergenze sui singoli ospedali dovrà passare la palla alla Giunta. Sarà invece possibile modulare i nuovi servizi a seconda delle richieste già arrivate dai territori, espressione degli interessi dei consiglieri eletti nei vari centri dell'Isola.
Un'arma a doppio taglio: se infatti la maggioranza vorrà modificare la proposta della Giunta - e di conseguenza i futuri atti aziendali delle Asl - dovrà trovare un'accordo in tempi rapidi, altrimenti la nuova rete ospedaliera potrebbe essere approvata così com'è, lasciando invariati i malumori di una parte del Pd e di tutto il PdS. Da subito, via libera alle linee di indirizzo per redigere gli atti aziendali e dare lo strumento operativo ai manager di Ats (Asl unica), Aou di Cagliari e Sassari e Azienda Brotzu. Rimane il riferimento al decreto ministeriale 70, la norma nazionale che detta le regole base per la nuova organizzazione territoriale, ma i criteri saranno adattati alla realtà isolana e non più recepiti acriticamente.
Non solo: i direttori generali, che avranno anche loro 60 giorni di tempo per redigere gli atti, dovranno essere coerenti nell'applicazione pratica con la nuova rete ospedaliera, quindi è facile prevedere che i due provvedimenti procederanno di pari passo.
"La Giunta ha fatto una buona proposta sulla rete ospedaliera ma è prerogativa del Consiglio approvarla e noi abbiamo pieno rispetto dell'Assemblea legislativa - ha spiegato il presidente Pigliaru al termine della riunione durata circa tre ore - Naturalmente noi abbiamo fatto la nostra proposta che pensiamo sia saggia e anche moderata, ma avremo tutto il tempo di discuterne. Oggi ho visto una maggioranza compatta nel voler andare avanti in modo veloce su questo punto".
Per il consigliere del PdS Augusto Cherchi sono stati fatti passi avanti "sia per il recepimento non acritico del decreto, 70 che deve essere rapportato alle specificità della Sardegna, sia per quanto riguarda lo scorporo dalle linee guida per gli atti aziendali e i riferimenti specifici tecnici sulla nuova rete ospedaliera, che deve essere invece discussa dal Consiglio".
"Queste due proposte per superare lo stallo sono le stesse fatte da me nella prima riunione della commissione - ha ricordato il presidente Raimondo Perra (Psi) - ossia riconoscere la specificità alla Sardegna e rendere la rete ospedaliera, che è ancora una proposta di Giunta, un atto del Consiglio che invece ha prerogativa su questo in quanto materia del piano sanitario regionale".