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Ancora proteste per la situazione in cui versa la sanità territoriale sarda. Nei prossimi giorni il Coordinamento dei comitati sardi per la sanità pubblica (Ccssp) promuoverà due manifestazioni: una a Nuoro e l'altra a Terralba.
Domani, giovedì 23 maggio, alle 10, il Comitato Sos Sanità Barbagia-Mandrolisai, che rappresenta 14 comunità, organizza un sit-in davanti all'Areus di Nuoro, per protestare contro le carenze del sistema emergenza-urgenza della zona. "Non solo è stato smantellato in gran parte l'ospedale di Sorgono, riferimento per il territorio - attaccano i rappresentanti del Coordinamento dei Comitati - ma l'unica ambulanza in zona che dovrebbe essere "medicalizzata" non lo è: di fatto solo il 16,5% dei turni (10 su 60) sono coperti dalla presenza di un medico. Nei restanti turni, ovvero nell' 83,5% dei casi, è presente solo l'assistenza infermieristica. La situazione è grave, e va immediatamente affrontata".
Il 24 maggio, invece, la protesta promossa dal Ccssp si sposta a Terralba, con focus sulla medicina di base. Alle 18:30 nel teatro comunale di Terralba, è convocata un'assemblea per il diritto alla salute nel territorio: "Il tema, sempre più urgente, è quello della medicina di base - spiegano gli organizzatori dell'incontro - parliamo di una comunità di 10mila abitanti che sta perdendo l'assistenza medica di base, e lo stesso si può dire per molte aree dell'Oristanese e del centro Sardegna. Chiediamo che venga rispettato la legge 833/78, che sancisce, tra le altre cose, che ogni cittadino deve essere iscritto al Servizio sanitario nazionale e quindi avere un medico di base o un pediatra di libera scelta. Promuoviamo queste iniziative, a Nuoro e Terralba, perché rivendichiamo una sanità equa, accessibile, di qualità e soprattutto pubblica", concludono i rappresentanti del Coordimento dei comitati.
Intanto domani prende il via lo sciopero di 48 ore di infermieri e oss nelle strutture del Brotzu proclamato dal sindacato Nursing up.