“I fatti accaduti la notte scorsa presso il presidio ospedaliero San Martino di Oristano, dove il pronto soccorso è letteralmente imploso per la presenza di alcuni casi sospetti di Coronavirus, con la conseguente chiusura dello stesso e pazienti dirottati presso altri presidi fuori provincia, visto anche il contemporaneo declassamento del pronto soccorso di Bosa e la mancata riattivazione del punto di primo intervento di Ghilarza, fanno emergere una realtà inconfutabile”.

A dichiararlo, in una nota, è stato il Sindaco di Paulilatino e il Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, Domenico Gallus, che denuncia: La sanità oristanese, pur riconoscendo l'eccezionalità dei fatti di ieri, ossia la contemporanea presenza di più pazienti urgenti, cosi come strutturata ora, non è assolutamente in grado di reggere una situazione emergenziale quale la pandemia in corso”.

La soluzione, a suo modo di vedere, per risolvere la situazione è quella della costituzione di un’unità di crisi permanente. Da qui la richiesta di intervento al Governatore Solinas e all’Assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu: “"Ormai non si può più attendere ne tergiversare. C'è bisogno dell'istituzione immediata di un direttorio che prenda in mano la situazione, in previsione anche di una quasi inevitabile escalation”.