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“Quest’estate abbiamo assistito alla chiusura temporanea del Pronto soccorso e del reparto di Medicina, nei quali l’attività è stata sospesa per venti giorni ad agosto a causa della mancanza di medici. Oggi, la situazione si ripete e va a peggiorare: il Pronto soccorso dell’ospedale Delogu di Ghilarza è stato nuovamente chiuso ma stavolta a tempo indeterminato perché le problematiche relative all’esiguo numero di professionisti in servizio non sono mai state risolte”.
A dirlo sono i consiglieri regionali Alessandro Solinas (Movimento Cinque Stelle) ed Eugenio Lai (Liberi e Uguali Sardigna) sulla situazione della sanità nell’oristanese per la quale hanno anche chiesto l’intervento del Ministro alla Salute Roberto Speranza.
“I pazienti – aggiungono – continuano a vivere nell’incertezza e dall’assessore alla Sanità Nieddu, nel frattempo, non è arrivato alcun tipo di rassicurazione. Ieri, come se non bastasse, è arrivata anche la beffa, dal momento che il pronto soccorso ha riaperto soltanto per poche ore. Un medico avrebbe preso servizio alle 8 per poi sospenderlo intorno alle 12. Un episodio che ha dell’inverosimile, non chiaro e ancora incomprensibile”.
“La chiusura del Pronto soccorso – sottolineano Solinas e Lai – è la punta dell’iceberg tra le tante criticità che stanno mettendo in ginocchio la sanità dell’oristanese. Anche il reparto di Emodinamica dell’ospedale San Martino di Oristano è ancora chiuso. Come denunciato anche dai primari della struttura, la situazione è al collasso. Sono stati gli stessi primari, in occasione della recente visita della Commissione Sanità, a rivolgere un accorato appello alla Regione affinché vengano risolte le numerose criticità che impediscono loro di lavorare”.
“La Sanità oristanese è in ginocchio – concludono - Bisogna intervenire per risolvere le emergenze più immediate, come la riapertura del reparto di Emodinamica. È impensabile che un cittadino che presenti un problema cardiaco a Oristano debba rischiare la vita per l’inefficienza di questo governo regionale”.