“Le ambulanze medicalizzate pubbliche che operano nel sud dell’Isola sono continuamente in riparazione”, denuncia Truzzu. “Il servizio sanitario regionale è costretto a chiedere mezzi ai volontari, pagare l’affitto degli stessi e costringere il proprio personale medico a operare su questi”.

“Sarebbe da capire questa continua necessità di intervento sulle ambulanze, spesso più d’una alla volta ferma in officina senza alcun mezzo sostitutivo, e perché i mezzi Asl siano così delicati, rispetto a quelli utilizzati dai volontari”, aggiunge Lampis.

Qualunque siano le ragioni di questi continui stop il problema non vede da mesi nessuna soluzione. “Perché se le ambulanze sono vecchie e sgangherate non se ne acquistano di nuove? Perché si devono pagare continue riparazioni e perché si deve ricorrere sistematicamente al costoso affitto dei mezzi dei volontari?”, si chiedono Lampis e Truzzu.

“Si è speso tanto per il servizio di elisoccorso, malgrado sia carente e lasci ampie zone del sud dell’Isola scoperte la notte”, continuano. “Forse la coperta è troppo corta perché si è speso troppo e male per l’elisoccorso e non si hanno più risorse per ammodernare il parco ambulanze che servono proprio quel sud Sardegna sempre più dimenticato dall’assessorato all’Sanità e dalla Asl Unica di Sassari”, concludono gli esponenti di FdI.