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In Sardegna i malati di sclerosi multipla che necessitano di farmaci cannabinoidi per trattare casi di spasticità da moderata a grave potranno contare entro il 2015 su preparati prodotti in Italia e a prezzi più accessibili rispetto a quelli attualmente disponibili. La Regione annuncia che si adeguerà in tempi brevi ai protocolli attuativi ministeriali che sono in fase di stesura, dopo il via libera dei ministeri della Salute e della Difesa che il mese scorso hanno autorizzato l'Istituto farmaceutico militare di Firenze a produrre farmaci cannabinoidi.
"I tempi sono stimati entro l'anno 2015", anticipa l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru. "A questo punto non sarà più disponibile per i pazienti solo il Sativex, ma saranno predisposti farmaci simili al prodotto olandese, il Bedrocan, che chiaramente, essendo prodotto in Italia avrà un prezzo molto piu' contenuto". "Al momento in Italia, e quindi in Sardegna, è in vendita, a carico del servizio sanitario regionale, un solo medicinale in formulazione spray oromuconasale, il Sativex, a base di delta-9tetraidrocannabinolo e cannabidiolo", spiega l'assessore. "Prima dell'immissione in commercio del Sativex erano importate specialità medicinali dall'estero, tra cui il Bedrocan, costituito da infiorescenze essiccate e triturate di cannabis.
Il costo di tale specialità medicinale estera era a totale carico del paziente: 495 euro". "Il Bedrocan", aggiunge Arru, "può essere utilizzato in più casi clinici, per esempio spasticità associata a dolore, nausee e vomiti da chemioterapici, dolore cronico e nel glaucoma". L'annuncio della Regione segue l'"outing", sulla stampa, di un imprenditore cagliaritano malato di sclerosi multipla da 11 anni che, secondo quanto riporta stamane il quotidiano "L'Unione Sarda", ha iniziato a curarsi acquistando marijuana nelle piazze dello spaccio in città.
Affetto dalla forma di Sm progressiva primaria che l'ha costretto su una sedia rotelle e gli infligge spasmi e dolori alle gambe, l'imprenditore ha raccontato di aver assunto il Sativex, a carico del servizio sanitario regionale, ma di essersi arreso di fronte ad effetti collaterali "devastanti", per poi passare, a sue spese, al Bedrocan, fatto arrivare dall'Olanda "con tempi lunghi e costi esorbitanti". Così l'uomo ha deciso di rivolgersi agli spacciatori marijuana e si prepara a coltivare una piantina di cannabis in casa.