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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha emesso una nuova ordinanza sulle norme di comportamento in spiaggia. Le Forze dell’ordine saranno autorizzate a sanzionare i trasgressori fino a un massimo di 500 euro.
La prima norma? Sicuramente il buon senso.
Di seguito, ecco tutto ciò che è vietato fare nelle spiagge e lungo il litorale:
1. Fumare;
2. Asportare qualsiasi elemento costituente il tessuto naturale dell’arenile (quale,
ad esempio, sabbia, ghiaia, ciottoli etc.);
3. Transitare e/o sostare con automezzi, motocicli, ciclomotori e veicoli di ogni
genere; ad eccezione dei mezzi destinati alla pulizia delle spiagge, al soccorso e
altri mezzi specificamente autorizzati;
4. Campeggiare con roulottes, campers, tende da campeggio o altre attrezzature
simili;
5. Montare tende, assembramenti di ombrelloni, teli e strutture similari;
6. Occupare con ombrelloni, sedie a sdraio, sedie, sgabelli etc., nonché natanti, la
fascia di metri 5 dalla battigia, che è destinata esclusivamente al libero transito.
Tale disposizione non si applica ai mezzi di soccorso. La distanza di cui sopra è
riferita al livello medio marino estivo e non alla linea di bassa marea;
7. Lasciare, oltre il tramonto del sole, sulle spiagge libere, ombrelloni, sedie a
sdraio, tende;
8. Prelevare, depositare o utilizzare per qualsiasi motivo, (compreso per legare gli
ombrelloni), pietre, mattoni o materiali simili;
9. Fare picnic o consumare pasti di qualsiasi natura;
10.L’abbandono, l’interramento e la discarica, sia a terra che a mare, di ogni tipo di
rifiuto e/o altri materiali;
11.Conferire rifiuti in contenitori diversi da quelli stabiliti per ogni singolo tipo di
rifiuto;
12.Utilizzare sacchetti o contenitori monouso non compostabili;
13.Gettare gomme da masticare;
14.Durante la stagione balneare estiva, transitare o trattenersi con qualsiasi tipo di
animale, anche se munito di museruola o guinzaglio dalle ore 08,00 alle ore
20,00. Sono esclusi dal divieto le unità cinofile da salvataggio munite di tessera
di riconoscimento ed i cani guida per i non vedenti;
15.Praticare qualsiasi gioco ed attività sportiva (ad es. calcio o calcetto, tennis da
spiaggia, pallavolo, bocce, ecc...) ;
16.Utilizzare riproduttori sonori a volume tale da arrecare disturbo alla quiete;
17.Lasciare natanti in sosta, qualora ciò comporti intralcio allo svolgimento delle
attività balneari, ad eccezione di quelli destinati alle operazioni di assistenza e
salvataggio;
18.Accendere fuochi;
19.Utilizzare sapone e shampoo;
20.Introdurre ed usare bombole di gas o altre sostanze infiammabili;
21.Effettuare riparazioni su apparati motore o lavori di manutenzione alle
imbarcazioni e a natanti in genere in violazione alle norme ambientali, sia
sull’arenile, sia in mare;
22.Effettuare pubblicità, sia sulle spiagge che nello specchio acqueo, mediante
distribuzione di manifestini e lancio degli stessi;
23.Pescare da terra con qualsiasi attrezzo (lenze, canne, coppo, rezzaglio, ecc...)
nelle zone destinate alla balneazione, dall’alba al tramonto.
In particolare, il divieto di trasporto e utilizzo di pietre o materiali simili, compreso il loro adattamento ad “ancore” per ombrelloni, “nasce per ragioni di sicurezza, messa a rischio a causa di un’abitudine consolidata: quella di portare e utilizzare in spiaggia pietre al fine di ancorare gli ombrelloni (in commercio esistono strumenti appositi!). Non solo, infatti, le pietre costituiscono un pericolo per coloro che transitano a piedi in spiaggia e possono inavvertitamente urtarle, ma anche per i mezzi pulispiagge e per gli operai, i quali, prima di passare sulla spiaggia con i mezzi meccanici, devono prima occuparsi di ripulire gli spazi dalle pietre, al fine di evitare danni ai macchinari (progettati per raccogliere posidonia, non pietre!) perdendo tempo prezioso”.