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«Sant’Antonio, cognominato de Taylo, lontana di doppio spazio, a piè di Monte Mura».
È quanto riportato nel Dizionario Geografico Storico Statistico Commerciale degli Stati di S.M. il re di Sardegna Angius/Casalis che aggiunge come questa «Ha copia di beni e de’ suoi redditi sono mantenuti nel seminario arcivescovile di Sassari due giovani torralbesi. I suoi beni sono in terre e censi, ma già molto diminuiti per la pessima amministrazione che aveva in gregge ed armenti. Essa prendeva la decima delle terre comprese nella sua regione. La decima soleva ascendere in media a rasieri 25, e si godeva dall’arcivescovo di Sassari».
Una festa, quella di Sant’Antonio Abate molto sentita a Torralba, così come in altri paesi della Sardegna, che dà praticamente il via al periodo di carnevale. Due le giornate promosse dal Comitato: la prima, mercoledì16 gennaio, avrà inizio con i Vespri recitati alle 17.00 seguiti, alle 17.30, dalla celebrazione della Santa Messa. Alle 18.30, nell’ampio piazzale antistante la Chiesa, grande attesa per la benedizione e l’accensione del grande falò. Per finire, la favata offerta ai partecipanti.
Giovedì 17 alle 11.00, sarà celebrata la Santa Messa.