Una storia di burocrazia farraginosa, lenta ed estenuante, che colpisce chi, a 59 anni, è costretto a non essere autosufficiente nei movimenti, perché colpito da fibromialgia invalidante. Anna Porceddu, residente a Sant’Elia, in via De Lunas al civico 3, nei pressi del vecchio borgo dei pescatori, è in attesa da alcuni mesi di un nuovo scooter elettrico dalla Asl di via Romagna: il mezzo che prima utilizzava – racconta la donna – doveva essere sostituito e ‘manutenzionato’, unico mezzo che consente alla donna di spostarsi ed essere autonoma. Suo marito Maurizio, 60enne, è malato e non ha le forze per aiutarla a spingere una carrozzina normale in quel tratto di strada in salita che conduce a casa loro: “Una vicenda che tocca al cuore – dice il fotoreporter Roberto Fadda, di Giornalino Online – vicende come queste qui nel quartiere ce ne sono e riguardano ancora una volta persone o famiglie che hanno poca voce e flebile, ma hanno tutto il sacrosanto diritto di essere ascoltate”.

Nonostante le certificazioni mediche attestino che Anna Porceddu abbia diritto a quell’ausilio, i mesi passano e tutto tace: “Mio marito è andato di persona per sapere come mai non avevano riportato lo scooter elettrico e riconsegnato – dice - gli e stato detto che occorre aspettare e volevano darci una carrozzina da interno che io non posso utilizzare per la casa troppo piccola e avendo anche le scale da affrontare. Ho il morbo di parkinson stenosi, a tutta la colonna protesi alle anche, ho avuto il ripristino della gamba destra con rottura della protesi, ho varie fratture e discopatie gravi stenosi cervicale dorsali e lombari, adenoma surrenale, nodulo polmone destro, distrofia muscolare, chiedo almeno un aiuto legittimo che possa quanto meno farci riacquisire un po’ di vita apparentemente normale, così – conclude Anna Porceddu – sono prigioniera a casa mia”. La signora lancia ora un disperato appello alle Istituzioni competenti, in primis alla Asl, Comune di Cagliari, Servizi Sociali: il suo numero è il 3407664627.