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Con 6,8 milioni di euro l'Antitrust ha sanzionato i fornitori idrici Acea Ato5 S.p.A., Abbanoa S.p.A. e Publiacqua S.p.A, attivi rispettivamente nel Lazio Meridionale-Frosinone, in Sardegna e in provincia di Firenze, per “Pratiche commerciali aggressive”.
Sulla questione sono voluti intervenire i deputati sardi del Movimento 5 Stelle Paola Deiana e Alberto Manca: “Non è la prima volta che accade e le società anche questa volta faranno ricorso - queste le loro parole -. Questi episodi sono la dimostrazione che perseguire l’utile non è sempre garanzia di efficienza e che sempre più è urgente un cambio di rotta”.
“Con l'approvazione della nostra proposta di legge sull’acqua pubblica – aggiungono - il controllo da parte dei cittadini e delle istituzioni sull'operato dei gestori sarà ancora più stringente. Non sarà più consentito il loro strapotere e la totale assenza di trasparenza. Un servizio essenziale come quello idrico deve essere governato dallo Stato e non dalle aziende”.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha accusato i gestori di una inadeguata gestione dei reclami, della mancata rettifica delle fatture in caso di perdite idriche occulte, del mancato trattamento di istanze di prescrizione fino ad arrivare alla minaccia di ridurre o sospendere la fornitura idrica a interi condomini colpevoli di avere alcuni utenti insolventi.
“Queste pratiche scorrette - concludono Manca e Deiana - , unite ad una pessima qualità del servizio, caratterizzano troppi territori e sono validi motivi per mettere in discussione ed eventualmente revocare le attuali concessioni”.