In attesa di capire se per una settimana o due, da lunedì la Sardegna passerà in zona arancione. Cosa cambierà concretamente per i cittadini sardi? Ecco un quadro delle principali misure.

Intanto in zona arancione, rispetto alla rossa, ci si può nuovamente muovere liberamente all'interno del proprio comune dalle 5 alle 22 senza doverne giustificare il motivo.

Riaprono i negozi, i parrucchieri e i centri estetici. Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Restano chiusi bar e ristoranti. Rimane consentito l’asporto di cibo e bevande fino alle 18 dai bar e fino alle 22 da enoteche, vinerie e ristoranti. È sempre consentita la consegna a domicilio di cibo e bevande.

Per quanto riguarda la scuola non cambierà nulla: sia in zona rossa che arancione frequentano in presenza gli alunni della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e del primo anno della scuola secondaria di primo grado.

Restano chiuse palestre e piscine. In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l'attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. E' consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all'aperto attività sportiva di base. E' interdetto l'uso di spogliatoi interni nei circoli.