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Il settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) in Sardegna sta vivendo un momento di crescita significativa, con il 38,2% delle imprese locali che prevedono di aumentare le spese in questo ambito nell'anno in corso. Questo trend riflette un approccio sempre più strategico verso l'utilizzo del web e la ricerca di opportunità offerte dall'intelligenza artificiale. Secondo l'Assintel Report 2024, presentato durante un evento a Cagliari da Assintel e Confcommercio Sardegna, la previsione di spesa della regione supera la media nazionale del 30,1%. Questa tendenza non è nuova: l'anno scorso, un significativo 33,2% delle imprese sarde aveva aumentato il proprio budget ICT rispetto all'anno precedente, superando nuovamente la media nazionale del 26,8%. Inoltre, la percentuale di riduzione del budget ICT è inferiore alla media nazionale, con solo il 4,3% delle imprese sarde che ha diminuito le spese, rispetto al 7% nazionale. La Sardegna si conferma un protagonista nel campo dell'intelligenza artificiale, con il 7,6% delle imprese locali che dichiara di integrare in modo avanzato l'AI nei propri processi, rispetto all'1,8% della media nazionale, come riportato dai dati dell'Assintel Report 2024. "Lo sviluppo tecnologico - spiega Agostino Cicalò, vicepresidente Confcommercio Sardegna -in particolare l'AI, può avere un impatto trasformativo sul nostro territorio, creando opportunità per settori strategici come turismo, agroalimentare, manifattura e artigianato, aiutandoci a superare le sfide strutturali".
Il 24% delle imprese in Sardegna ha dichiarato di aver riscontrato difficoltà legate al contesto territoriale, un dato superiore alla media nazionale del 19,9%. Inoltre, l'84,6% delle aziende nell'isola ha espresso la necessità di potenziare le competenze digitali interne, un valore più elevato rispetto alla media nazionale del 68,7%. "La Sardegna, con il suo tessuto di micro, piccole e medie imprese - evidenzia Paola Generali, presidente Assintel - può diventare un modello per l'innovazione, ma servono più risorse, incentivi e iniziative per colmare il divario digitale e superare i limiti strutturali del territorio".