Nell’isola sarda si torna a respirare un’aria diversa, con maggiore ottimismo riguardo a una ripresa economica che sta mostrando i primi segnali positivi. Questo è confermato da un’indagine a "campione" effettuata raccogliendo dati da 100 imprese che rappresentano tutti i settori produttivi, da quello metalmeccanico a quello dell’agroindustriale, passando per turismo, edilizia, trasporti ed energia. I dati raccolti parlano di un 92% delle imprese con un bilancio leggermente in aumento, o in parità rispetto all’anno precedente, e un 48% che prevede aumenti per gli ordini, mentre un altro 45% prevede un dato stazionario, questo contribuisce ad un miglioramento generale della condizione economica sarda che è già in atto già da svariati mesi.

Uno dei settori che ha avuto un forte cambiamento è quello del settore immobiliare. Ed è stato proprio il calo dei costi a far schizzare la domanda del mercato: infatti la situazione congiunturale ha fatto sì che in molti mettessero gli occhi su una nuova abitazione. Inoltre, grazie alle facilitazioni che si sono registrate nel mondo del credito, le operazioni sono state ancore più semplici. Basti pensare a banche online come Hellobank, che offrono un mutuo più conveniente rispetto alle banche tradizionali, permettendo a migliaia di persone di poter procedere all'acquisto di una proprietà in una delle città sarde.

Ma andiamo ad analizzare la situazione del mercato immobiliare nelle principali aree della regione:

Partendo dalla situazione del sassarese, si nota come in quella zona il calo delle quotazioni immobiliari sia dell’1,8%, ed in città sono aumentate nello stesso periodo le richieste di affitto degli appartamenti. Un fenomeno che riguarda principalmente il centro storico di Sassari, con richieste che non arrivano solo da studenti universitari, ma anche da persone che non riescono ad acquistare la casa.

A Cagliari, a fronte di un calo generale dell’1,5%, restano invece stabili le quotazioni della zona del centro storico, dove è aumentato il numero delle richieste soprattutto per le case piccole, dai monolocali fino ai trilocali, e gli investimenti per questo tipo di acquisto oscillano intorno ad una media di 140mila euro. Nella zona nord dell’isola c’è una diminuzione del 3,5% ad Olbia, che sconta anche i postumi dell’alluvione che aveva colpito parte della città nel 2013, specialmente nelle aree vicino ai canali. In controtendenza i prezzi nella zona di Porto Rotondo, che specialmente sul lungomare si stanno mantenendo stabili.

Ad Oristano il valore immobiliare medio è sceso dell’1,1%, e dal rapporto di Tecnocasa si evince che sono state soprattutto le famiglie, ed in particolare le coppie che cercano la "prima casa", a far registrare un leggero aumento delle compravendite.