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Poniamo questa domanda considerati i tanti commenti che oggi hanno movimentato le pagine social di Sardegna Live sotto l’articolo: “Riapriamo la Sardegna ai turisti. L'appello di Federalberghi, Confindustria e Confcommercio Sardegna che chiedono risposte entro il 15 maggio. La situazione è drammatica”.
Ai dati già comunicati, precisiamo che in Sardegna sono 100 mila le persone che lavorano nel settore turistico, 80 mila sono gli stagionali che si aggiungono ai 20 mila stabili.
“Più lunga sarà l’attesa, maggiori saranno i danni. A portare le profonde cicatrici, per molti inguaribili, non saranno solo strutture ricettive, ma tutto il sistema che ruota intorno all’accoglienza: ristoranti, stabilimenti balneari, fornitori di servizi, negozi, servizi di noleggio e l’elenco potrebbe continuare”, hanno precisato Federalberghi, Confindustria e Confcommercio Sardegna.
I NUMERI. Se anche si aprirà completamente il primo luglio il crollo sarà pesante: Nella stagione 2020 si perderanno 9 milioni e 698mila presenze: il 70% in meno di stranieri e il 59% di italiani; Il fatturato degli alberghi sarà tagliato di 800 milioni di euro; si perderà il 67% dei posti stagionali, oltre 50mila lavoratori in meno e l’intero sistema turistico perderà oltre 2,5 miliardi di euro.