Attualmente le Regioni in zona gialla sono 15 e dovrebbero tutte restare nella fascia con minori restrizioni. Stiamo parlando di Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Umbria, Marche, Abruzzo, Toscana, Lazio, Campania e Molise. A queste si dovrebbe aggiungere anche la Puglia.

La Sardegna, invece, spera nella zona arancione da lunedì 3 maggio. Tutto dipenderà dal consueto monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità atteso nel pomeriggio.

"La tendenza è quella del miglioramento – ha spiegato sui quotidiani locali Luigi Minerba, docente di Statistica medica dell’Università di Cagliari -. Penso che, escluse sorprese, questa sia la settimana buona". Ma preoccupa la situazione a Olbia. Ieri il sindaco Settimo Nizzi ha fatto il quadro sulla situazione epidemiologica in città: “Come avevamo intuito, abbiamo auto la conferma che l’impennata di nuovi casi di due giorni fa è dovuta all’inserimento nel database di tamponi effettuati nelle settimane passate”. Ieri si sono contate 682 persone positive al virus, contro le 716 del giorno prima. “Dobbiamo osservare ciò che accadrà nei prossimi giorni – ha detto il sindaco - per avere un quadro verosimile sull’andamento dei contagi, ed è ancora presto per tranquillizzarsi, ma certamente, oggi, siamo lontani dall’incremento comunicato ieri. Continueremo ad aggiornare costantemente i nostri concittadini”.

Intanto, l’ultimo report della Fondazione Gimbe nella settimana 21-27 aprile ha registrato un miglioramento dell'indicatore relativo ai "Casi attualmente positivi per 100.000 abitanti": 1.089 contagi con un calo del 21,8% rispetto alla rilevazione precedente (1.116 casi). Sotto totale controllo la "pressione" sugli ospedali dell’Isola, già evidenziata ieri da Agenas: sono sotto soglia di saturazione sia i posti letto in area medica (23%) che quelli di terapia intensiva (21%) occupati da pazienti affetti da Covid.