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Trentatré simboli sui trentaquattro presentati hanno superato il primo ostacolo, l'accettazione dei simboli.
Ricusato - ma c'è la possibilità di "ridisegnare" il logo entro 48 ore dalla notifica del no - soltanto il contrassegno del "Nuovo Movimento Sardegna".
E i promotori della lista sono già all'opera per il simbolo bis. Passano il "turno" quindi Movimento Zona franca, Forza Italia, La base, Fortza Paris, Rossomori, Soberania, Udc, Partito dei sardi, Zona franca Randaccio, Psd'Az, Riformatori, Italia dei valori, Unione popolare cristiana, Centro democratico, Uds, Meris, Progres, Fratelli d'Italia, Pd, Sel, Rifondazione, Gentes, Comunidades, Amministratori socialisti sardi, Irs, Irs Sardigna libera, Soberanistas indipendentistas Sardigna, Insieme per le autonomie, Fronte unidu indipendentista, Unidos Pili, Mauro Pili presidente, Partito socialista, Onestà e progresso.
Per la nuova corsa se ne riparla domenica 12 e lunedì 13. Per la presentazione delle liste, l'asticella sarà messa leggermente più in alto. Bisogna consegnare infatti l'accettazione delle candidature, i certificati di iscrizione dei candidati nelle liste elettorali, le firme degli elettori sottoscrittori e la dichiarazione di collegamento con il candidato presidente.
E l'accettazione dello stesso presidente. In più occorre presentare anche la designazione dei delegati per gruppo di liste che devono presentare la candidatura del presidente e l'indicazione dei rappresentanti del gruppo per le operazioni elettorali. Poi, dice la legge elettorale, c'è il terzo passaggio: prevede la presentazione delle candidature alla carica di presidente.