La Sardegna e la Sicilia sono le due regioni con il tasso di occupazione delle terapie intensive per pazienti Covid più alto in Italia. La prima si attesta al 10%, dato stabile negli ultimi due giorni, ma in lieve calo rispetto ai giorni precedenti quando era salita all'11% (dall'8 al 13 agosto), mentre la Sicilia è al 9%, con una crescita costante, anche se stabile negli ultimi 3 giorni. Percentuali che pongono le due isole proprio sul limite o vicino alla soglia massima prevista dai nuovi parametri, fissata al 10%. È quanto emerge dai dati dell'Agenzia per i servizi sanitari (Agenas), aggiornati a ieri sera, che registrano una media nazionale al 4%. A seguire, nell'occupazione dei posti letto dei reparti intensivi sono: Lazio (7%), Liguria e Toscana al 6%, Puglia ed Emilia Romagna al 5%. 

Per quanto riguarda i reparti ordinari è la Sicilia ad avere la percentuale più alta, con il 15%, seguita dalla Calabria con il 13%, dalla Basilicata con il 9% e dalla Sardegna con l'8%, a fronte di una media nazionale salita negli ultimi due giorni al 6%. 

Nel frattempo la Sardegna tocca quota 1.994.812 somministrazioni (il 14 e 15 agosto gli hub principali dell'Isola sono rimasti chiusi) di cui prima dose e monodose 1.086.162 e 890.519 richiami.