Fino a qualche giorno fa, ma in realtà qualcuno continua a farlo, si parlava di Sardegna zona bianca, un traguardo oggi impensabile alla luce dei casi di variante inglese individuati in diversi comuni della Sardegna.

“Mi pare affrettato – dice a Sardegna Live il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana -. Alcuni comuni (Bono, San Teodoro, La Maddalena) stanno dichiarando la zona rossa per la cosiddetta variante inglese. Penso sia meglio continuare ad essere prudenti: distanziamento, screening di massa e accelerazione sul piano vaccini”.

Proprio su quest’ultimo punto, per Deiana si sta procedendo con “troppa lentezza”. “In Sardegna – spiega - stando ai dati siamo agli ultimi posti per la vaccinazione degli over 80. Bisogna avere certezza degli approvvigionamenti dei vaccini, avvicinare i punti di accesso ai cittadini più fragili (penso ad esempio ai pazienti oncologici e non solo), coinvolgere i comuni nella realizzazione del piano mettendo a disposizione strutture di prossimità e un coinvolgimento reale dei medici di famiglia”.

I sindaci sono lasciati soli a gestire l’emergenza Covid? Il presidente risponde: “Il ruolo dei sindaci è stato fondamentale per la gestione democratica della pandemia. Occorre assegnargli un ruolo anche nel piano di vaccinazione col coinvolgimento pieno dei medici di famiglia”.

E sull’ipotesi di un’apertura dei ristoranti anche la sera Deiana afferma: “Non sono contrario. Purché valgano le considerazioni fatte in precedenza: il rispetto delle regole. Una cosa è certa: i ristoratori sono tra le categorie più colpite dalla pandemia. Occorre procedere a ristori corposi e a un piano della ripartenza davvero efficace”.