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Non desta troppa preoccupazione la situazione a Sarule il giorno dopo la decisione del sindaco Paolo Ledda di disporre la chiusura delle scuole sino al 2 dicembre a seguito del registrarsi di 17 contagi da coronavirus fra gli studenti. Al tempestivo intervento del primo cittadino è seguita infatti una generale inquietudine per la possibilità che dietro il mini focolaio vi potessero essere numerosi altri contagi. Ma, ha spiegato Ledda a Sardegna Live "la situazione è sotto controllo".
PRECAUZIONE E PREVENZIONE. "Fortunatamente - afferma - non si registrano casi preoccupanti a livello sanitario, i contagiati stanno quasi tutti bene, con sintomi lievi. La chiusura è stata disposta in via del tutto precauzionale per cercare di contenere il più possibile il contagio". Adesso si monitora e si attende di capire con esattezza quali altre persone venute a contatto con i contagiati siano positive al virus: "Quasi sicuramente siamo sotto i 30 casi. Altre persone sono in quarantena preventiva, ma dopo aver fatto il tampone sono risultate negative. Ad oggi ancora nessuna segnalazione di positività, se domani si aumenta è solo di qualche unità", rassicura.
SCUOLE. I contagi sono principalmente da circoscrivere a quattro nuclei familiari, "a parte un caso isolato". C'è da preoccuparsi per la frequente diffusione del virus in ambienti scolastici? Secondo l'amministratore no, e spiega anzi come le scuole restino "fra i luoghi più sicuri da frequentare". "Il problema principale è da ricercare nelle situazioni di assembramento che si creano prima e dopo le lezioni, dove effettivamente è quasi impossibile avere il controllo".
APPELLO ALLA POPOLAZIONE. Si escludono dunque ulteriori restrizioni: "Dovrebbe registrarsi un aumento molto sostanzioso. Dopo quasi due anni di pandemia conosciamo tutti quali sono i comportamenti da mantenere e non ne vedo tali da spingermi a prendere ulteriori provvedimenti. L'unico appello che rivolgo ai miei concittadini è quello di affrettarsi a concludere le vaccinazioni".
SOMMINISTRAZIONI. Proprio l'alto numero di vaccinati fa dormire sonni maggiormente sereni al sindaco, che rispetto a qualche mese fa, quando ad aprile si verificò un importante aumento dei contagi, può contare su un'arma in più per contrastare il virus. "Quando abbiamo avuto l'ultima ondata vigorosa quasi nessuno era vaccinato e alcune persone mostravano sintomi, il che destava preoccupazione. Adesso che abbiamo un altissimo numero di immunizzati, anche se non disponiamo di dati ufficiali, ci dà un'ulteriore motivo per stare tranquilli. Se gli attuali contagiati, che al massimo registrano qualche linea di febbre, non fossero stati vaccinati - conclude - probabilmente ne avrebbero risentito maggiormente".