Brutta storia quella dell'appuntato dei carabinieri, Francesco Silanos, algherese, accusato di aver organizzato, con la complicità di un confidente, Francesco Marongiu, trasferimenti di droga in casa di persone innocenti che poi lui andava ad arrestare. Sette persone ignare di tutto, effettivamente finite in galera tra il 2007 e il 2008. L'inchiesta ebbe inizio nel luglio del 2008 dopo l'arresto di Marongiu, eseguito proprio dall'appuntato, per detenzione di sostanze stupefacenti. La fine dell' ”amicizia” tra i due provocò tutto il resto. Marongiu vuotò il sacco, il militare venne arrestato e le sette persone innocenti tornarono in libertà. Risolto il caso, il pm Gianni Caria ora chiede il conto, con una richiesta ai giudici di 16 anni di carcere e 90 mila euro di ammenda per l'appuntato Francesco Silanos. La storia criminosa del complice del militare, Francesco Marongiu, si interruppe nel 2009 con una condanna, grazie a rito abbreviato, a 7 anni e 2 mesi di reclusione. In tutta la vicenda, restò coinvolto, seppure marginalmente, anche un altro uomo in divisa, il maresciallo Leonardo Riu. Per lui, colpevole, secondo la pubblica accusa, di aver firmato un verbale con elementi falsi, il pm ha chiesto 2 anni di carcere.