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I lavori per la costruzione dell'enorme struttura di Piandanna, a Sassari, sono iniziati nel 1999 e da allora, l'Università, ha speso 30 milioni di euro per la costruzione di un Polo bionaturalistico di 90 mila metri cubi di cemento dalla caratteristica forma a serpentone.
Sette edifici uniti tra loro di cui solo tre sono sfruttati nella loro interezza.
Con i nuovi 27 milioni di euro stanziati, l'ateneo sassarese si impegna a conludere i lavori entro 5 anni assegnandoli tramite un'apposita gara d'appalto che scadrà il 25 gennaio 2015.
I lavori, che salvo imprevisti inizieranno già in primavera, porteranno al completamento degli spazi e delle strutture interne, alla costruzione di un orto botanico che, ospitando seimila specie vegetali, sarà tra i più grandi d'Europa.
Nei terreni dove sorge il Polo, tra l'altro, è stata rinvenuta un'importante area archeologica caratterizzata dalla presenza di un acquedotto romano che, grazie ai nuovi lavori, sarà valorizzato con la riproduzione di un orto di epoca romana tramite il restauro degli antichi canali presenti.