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“Sul mancato avvio dei lavori della strada Sassari – Alghero il Presidente Solinas chiarisca e tranquillizzi il Nord – Ovest dell’isola”. Ancora una volta l’ex sindaco di Alghero e attuale consigliere regionale Marco Tedde interviene sui ritardi nell’avvio dei lavori di realizzazione della Sassari-Alghero.
“Un’opera pubblica che il nord - ovest attende da decenni e che indusse il territorio della Provincia di Sassari ad accogliere con soddisfazione la nomina del Presidente della Regione a Commissario avvenuta nel settembre del 2020. Una nomina più volte sollecitata, che venne salutata come una vittoria politica della Sardegna, e che prevedeva in capo a Solinas poteri relativi alla programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione di alcuni interventi sulla rete infrastrutturale sarda” ricorda Tedde.
“Da allora, a seguito di pressanti richieste di Solinas e di altri esponenti politici, vennero reperite le risorse per il completamento e per la realizzazione di una arteria attesa da troppo tempo che costituirà una straordinaria opportunità per il rilancio economico e sociale della futura Città Metropolitana di Sassari - sottolinea Tedde - Ma oggi sulla realizzazione della infrastruttura è calato un silenzio tombale. Rotto ogni tanto da voci di protesta di esponenti politici e sindacali del territorio che, evidentemente, non giungono fino a Cagliari“.
Secondo l’ex sindaco di Alghero l'ANAS è peraltro in attesa di indirizzi chiari da parte del Presidente. “Alle preoccupazioni del territorio il Presidente Solinas deve rispondere con atti concreti e rapidi - sottolinea Tedde - Nominando con urgenza uno o più sub Commissari che avviino e concludano la realizzazione dell'arteria. Affiancandoli con una struttura commissariale efficiente. Ma il territorio deve far sentire alta la sua voce con la convocazione di manifestazioni, assemblee e dei Consigli comunali sotto la sede del Consiglio regionale. Ad oggi credo sia sempre più evidente che la voce delle assemblee convocate nel nord – ovest della Sardegna ha la capacità di sensibilizzare il territorio, ma non quella di arrivare nelle stanze dei bottoni cagliaritane sempre più lontane” chiude Tedde.