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Per il quindicesimo anno, Sassari si prepara ad ospitare Monumenti Aperti. Obiettivo: valorizzare il patrimonio culturale, favorire il senso di appartenenza alla comunità locale e il dialogo tra le generazioni, dando valore al confronto e all'arricchimento reciproco, dando ai giovani il duplice ruolo di custodi della conoscenza e di attivatori di opportunità future.
L’edizione 2019, che ha come tema “Radici al futuro”, è stata presentata questa mattina a Palazzo Ducale alla presenza del sindaco Nicola Sanna, dell'Assessora alle Politiche culturali e turismo Manuela Palitta e del coordinatore della rete regionale di Monumenti Aperti, Giancarlo Zedda.
Due giornate, quelle di sabato 4 e domenica 5 maggio, in cui saranno aperte al pubblico le porte di siti archeologici, palazzi storici, chiese, pinacoteche, luoghi d'interesse la cui storia sarà raccontata ai visitatori da centinaia di volontarie e volontari, in gran parte studentesse e studenti delle scuole cittadine.
Questi i monumenti che potranno essere visitati gratuitamente: Palazzo Ducale, con le stanze del Duca e le cantine del Duca, la Cattedrale di San Nicola, il Museo Diocesano, la chiesa di San Michele, l'Archivio Storico Diocesano, la chiesa di San Giacomo, la Pinacoteca Nazionale di Sassari, la chiesa di Santa Caterina, il Palazzo dell’Insinuazione, l'Archivio Storico Comunale “Enrico Costa” e Palazzo di Città. Dentro le mura la chiesa delle Monache Cappuccine, Palazzo Infermeria San Pietro, la chiesa di Sant’Apollinare, la chiesa di Sant’Andrea, la fontana di Rosello, Palazzo d’Usini, Casa Tomè, il Palazzo dell’Università, il Palazzo Arcivescovile, l'Arcivescovado, il Seminario e il Barbacane. Oltre le mura la Caserma “La Marmora”, il palazzo del Banco di Sardegna con Sala Siglienti, il palazzo Giordano Apostoli, il palazzo della Fondazione di Sardegna, Casa Cugurra, la scuola elementare di San Giuseppe, il Liceo delle Scienze Umane “Margherita di Castelvì”, la Banca di Sassari con la collezione di opere d’arte, il Padiglione Eugenio Tavolara e Villa Sant’Elia. Città e territorio, tra storia e natura comprende l'ex Acquedotto, l'ex Ospedale Psichiatrico, il museo di Ateneo dell’Università degli Studi di Sassari, Casa Dau, il santuario di Nostra Signora del Latte Dolce, l'Istituto Pellegrini con il museo delle macchine agricole, la chiesa di Sant’Orsola, la chiesa campestre di San Francesco, il centro di Restauro dei Beni Culturali e l'altare prenuragico di Monte d’Accoddi.
Tra le novità di quest’anno l'apertura del Padiglione Tavolara, la riapertura del Barbacane e della chiesa di Sant’Orsola, oltre che scoprire i negozi storici di Sassari, la cui mappa si renderà disponibile leggendo il QR code sulla brochure della manifestazione.
inoltre sarà coinvolto l’Auser Monserrato Rizzeddu, dell'Auser Li Punti e dell'Università della Terza Età che "adotteranno un monumento", rendendo disponibili per le visite guidate dell'ex Ospedale Psichiatrico di Rizzeddu i propri volontari.
Da via Tavolara un bus navetta gratuito per l'Argentiera, dove sarà possibile visitare anche due mostre, “Sottosopra II: Riscoprire l’Argentiera” alle ex Officine e “Landworks Plus: in-segnare il paesaggio”, esposizioni realizzate dall'Associazione LandWorks in collaborazione con il Comune di Sassari.
Previsto anche un percorso per non vedenti nella chiesa di Santa Caterina, grazie all’utilizzo di un supporto cartaceo con piante tattili della chiesa, legenda in Braille e in nero per ipovedenti, a cura dell'Associazione Storia Vagante in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, sezione di Sassari.
Sarà disponibile, come ogni anno, il Servizio di interpretariato Lis in collaborazione con l’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi Onlus - Sezione provinciale di Sassari.
Non mancherà il sentiero naturalistico che porta alla scoperta del Lago di Baratz. Domenica 5 maggio si svolgeranno le visite guidate della durata di due ore circa e per massimo di 30 persone. Il punto di incontro è presso CEAS Lago Baratz in via dei Fenicotteri 25. Le escursioni si svolgeranno alle 10.30 e alle 16.30. Si potrà partecipare solo prenotando ai numeri 079533097 e 3476791906.
Per la quarta volta saranno riproposti i Sentieri rurali. Le visite guidate che seguiranno due percorsi differenti sono a cura del CAI - Club Alpino Italiano e per partecipare è necessario registrarsi nell’apposito spazio dedicato sul sito www.comune.sassari.it. I percorsi che partono entrambi dal piazzale Chiesa campestre di San Francesco, hanno difficoltà T/E (turistico- escursionistico e non sono adatti alle bambine e ai bambini. Il percorso A (circa 6 chilometri), partirà la mattina alle 9.30 e il pomeriggio alle 16.00 e toccherà San Francesco, Monte Furru, Valle di Logulentu, Riu Gabaru, Badde Tolta, Monte Furru, Chiesa campestre di San Francesco. Il percorso B (circa 12 chilometri), partirà la mattina alle 8.30 e il pomeriggio alle 15.00 e permetterà la visita a San Francesco, Eba Giara, Monte Bianchinu, Valle Barca, Valle di Logulentu, Badde Tolta, San Francesco.
Le visite guidate saranno curate dalle studentesse e studenti del Liceo delle Scienze Umane: Economico sociale - Linguistico Internazionale “M. di Castelvì”, del Liceo Scientifico Statale “Giovanni Spano”, del Liceo Scientifico e Linguistico Statale “Guglielmo Marconi”, del Convitto Nazionale Canopoleno, dell'Istituto di Istruzione Superiore “Nicolò Pellegrini” Indirizzo I.P.I.A., dell'Istituto di Istruzione Superiore “Giovanni Maria Devilla” - Polo Tecnico, della Scuola Secondaria di Primo Grado annessa Convitto Nazionale Canopoleno, del Liceo Artistico “Filippo Figari”, del 2° Circolo Didattico “San Giuseppe”, dell'Istituto Comprensivo “Latte Dolce - Agro” Plesso Sant’Orsola (Classe 5aA) e dell'Università degli Studi di Sassari - Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione. Parteciperanno, inoltre, la Cooperativa Areté, il personale del Polo Museale della Sardegna, del Centro di Restauro dei Beni Culturali - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro e della Rete culturale Thamus, l'associazione Storia Vagante, l'Auser Monserrato Rizzeddu, l'Auser Li Punti e l'Università della Terza Età, la Brigata Meccanizzata “Sassari”, il Gruppo Speleo Ambientale Sassari, l’associazione Vela Latina Tradizionale, l'associazione Corale “Luigi Canepa”, l'associazione Nostra Signora del Latte Dolce, il Comitato San Francesco e l'associazione Culturale LandWorks.
I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato 4 maggio dalle 17.00 alle 21.00 e domenica 5 dalle 10.00 alle 21.00. L'Infopoint in piazza Azuni sarà aperto sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00 per ricevere informazioni sui monumenti, sugli eventi e sui percorsi di visita.
Numerose anche le iniziative collaterali con momenti musicali, laboratori, spettacoli, mostre. In piazza Castello è prevista una rievocazione storica del processo a Sigismondo Arquer a cura dell'Associazione culturale “Storia Vagante”. Sarà possibile, inoltre, partecipare al trekking urbano a cura del Cai (Club Alpino Italiano), una passeggiata in centro storico con partenza da piazza Mercato Civico.
“Gli spazi e i siti che verranno aperti rappresentano tutte e tutti noi – ha dichiarato l'assessora alle Politiche culturali e Turismo Manuela Palitta – alcuni da secoli, altri da millenni. Un patrimonio culturale archeologico, artistico, storico, architettonico, religioso e sociale fatto di tradizioni oggi ancora vive, da salvaguardare anche per il futuro”.
“Lo scorso anno le porte dei 41 siti sono state varcate 38 mila volte – ha aggiunto il sindaco Nicola Sanna -. Quest'anno, grazie anche alla riapertura del Barbacane e del Padiglione Tavolara, delle quali andiamo molto orgogliosi, ci auguriamo di aumentare gli ingressi”.