I rifiuti che riempivano una intera motocarrozzetta buttati sulle strisce pedonali, all’altezza dello scivolo per l'attraversamento. Un vero e proprio record di inciviltà, sanzionato dalla Polizia locale grazie alle foto trappole distribuite in tutto il territorio comunale vicino alle batterie dei cassonetti di strada.

Ma questo è solo uno dei tanti casi di illeciti ambientali. Da aprile a fine ottobre, il comando di via Carlo Felice ha elevato 1076 sanzioni per oltre 250mila euro. Il numero maggiore a maggio, con ben 340 multe, mentre a ottobre si sono registrati cento illeciti, quasi tutti per utilizzo di sacchi non trasparenti, che non consentono di esaminare i rifiuti contenuti, spesso non differenziati e a volte potenzialmente pericolosi. Persone di altri Comuni hanno usato Sassari come discarica e altri non rispettano le regole del ritiro dei rifiuti porta a porta.

Tutto questo causa un danno al decoro ambientale e per tutta la comunità: occupando lo spazio destinato ai cittadini che abitano in quelle zone, si sovraccaricano i contenitori che non possono più essere usati da chi ne ha diritto, quando addirittura gli incivili non abbandonano i loro rifiuti per terra.

I dati, nonostante tutto, parlano di una diminuzione di questi comportamenti lesivi per tutta la collettività, segno che le sanzioni e l’aumento dei controlli grazie all’uso delle microcamere stanno funzionando come deterrente.

Il dato globale resta però sempre comunque preoccupante: in troppi, ancora, violano le più elementari norme ambientali incidendo in misura drammatica sui fenomeni di degrado che troppo spesso si registrano nel territorio urbano della città e nelle periferie. Inoltre il ritiro dei rifiuti abbandonati per terra rappresenta un ulteriore costo per la collettività. Le sanzione vanno da un minimo di 70 euro per chi usa sacchi non trasparenti, fino ai 500 per chi abbandona al suolo i rifiuti.

Il contributo di video e fotogrammi rappresentano del degrado in cui sono trasformate le strade e le piazze del territorio comunale dagli incivili che violano manifestamente e consapevolmente le norme ambientali. Nelle immagini visionate dagli agenti si vedono persone di tutte le età che buttano i propri rifiuti per terra o nei cassonetti senza differenziare, usando di fatto la città di tutti come propria discarica.

Le foto-trappole utilizzate dalla Polizia locale contro gli incivili che non rispettano le norme sulla raccolta differenziata aumentano anche la sicurezza della popolazione perché servono anche per riprendere tutta zona vicina. Inoltre sono mobili e vengono periodicamente spostate, anche in base alle segnalazioni degli stessi cittadini.