Cinque anni di carcere: è la condanna inflitta questa mattina dal Tribunale di Sassari a Fabio Carta, 45 anni sassarese, riconosciuto colpevole del tentato omicidio di Giovanni Calaresu, operatore ecologico di 56 anni, colpito alla testa con una katana il 17 maggio del 2022 per aver rimproverato l'imputato, reo di aver rovesciato alcuni bidoni della raccolta differenziata per fare spazio alla sua auto.

La vittima, costituitasi parte civile con l'avvocata Graziella Meloni, ha ottenuto un risarcimento di 5mila euro. La pena comminata a Carta è meno pesante rispetto alla richiesta del pm Angelo Beccu, che aveva sollecitato una condanna a 8 anni e 10 mesi.

L'imputato, difeso dagli avvocati Marco Palmieri e Paolo Spano, si è sempre difeso sostenendo di aver reagito perchè si era sentito minacciato dal netturbino e di non avere mai avuto l'intenzione di uccidere. Prima una colluttazione al culmine della lite, poi Carta aveva preso la katana dalla sua vettura e aveva colpito Calaresu alla testa.

"Se mi avesse colpito qualche centimetro più giù, forse non sarei qui a raccontare quello che è successo", aveva detto la vittima il giorno dopo l'aggressione. Carta era riuscito a fuggire, si era cambiato a casa gli abiti sporchi di sangue e si era rasato i capelli per non farsi riconoscere. Poche ore dopo gli agenti lo aveva prelevato dalla sua abitazione e arrestato con l'accusa di tentato omicidio.