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L’indagine da parte dei Carabinieri del Nas, nei confronti di un medico di base sassarese accusato di esercitare la professione senza avere la laurea in medicina, è partita dalle segnalazioni di alcuni pazienti non convinti dall'operato del sedicente medico.
Per almeno dieci anni, si sarebbe spacciato per medico di famiglia, con tanto di ambulatorio e centinaia di pazienti.
Il quotidiano La Nuova Sardegna, oggi in edicola, riporta ulteriori dettagli sull’inchiesta. Stando ai primi accertamenti – si legge sul quotidiano – il medico "avrebbe cominciato a lavorare con delle brevi sostituzioni di colleghi in malattia fino ai 30 giorni" perché "a quanto pare è sufficiente una dichiarazione del titolare dell'ambulatorio che invia al distretto competente una comunicazione nella quale indica che dal giorno x al giorno y verrà seguito verrà sostituito la tale collega oltre i 30 giorni però la procedura è differente perché deve necessariamente essere assegnato un incarico provvisorio".
Nell’ambulatorio, ora è stato chiuso per evitare che il falso medico continuasse a perpetrare la sua truffa nei confronti di ignari pazienti, il dottore in tutti questi anni avrebbe prescritto farmaci, programmato consulti specialistici, eseguito visite cardiologiche ed elettrocardiogrammi affidandosi per la lettura dei tracciati – come riportato da La Nuova Sardegna - alla telemedicina, ovvero l'insieme di tecniche mediche ed informatiche che permettono la cura di un paziente a distanza o più in generale di fornire servizi sanitari a distanza.