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Un riparo notturno per le persone senza fissa dimora. Anche quest'anno il Comune di Sassari riuscirà a garantire il servizio, attivato lo scorso inverno nell'ambito del progetto Emergenza Freddo, grazie al sostegno e alla preziosa collaborazione delle associazioni di volontariato che operano nel territorio: la Caritas Diocesana con funzioni di capofila e coordinamento organizzativo, il Volontariato Vincenziano, Alfa Uno, Casa della Fraterna Solidarietà, Amici del Banco Alimentare e i Guardian Angels.
Sarà ancora una volta l'immobile situato in via Duca degli Abruzzi, ad ospitare le persone senza fissa dimora, per garantire i servizi di accoglienza e riparo serale e notturno, mensa sociale, distribuzione di beni di prima necessità e conforto, così come stabilito dalla giunta comunale per un periodo di poco superiore ai 90 giorni (i tre mesi invernali).
L'apertura del centro di accoglienza si inserisce nell'ambito delle attività dell'Assessorato alle Politiche sociali mirate a garantire un lavoro di rete sul territorio finalizzato a realizzare interventi di sostegno alle famiglie e alle persone in situazioni di povertà estrema. Nelle scorse settimane l'Amministrazione comunale ha tenuto un incontro con le associazioni coinvolte nel progetto e ,a fronte di un'approfondita valutazione dell'esperienza dell'anno scorso, si è unanimemente concordato di potenziare il ruolo della Caritas diocesana al fine di garantire con continuità il necessario coordinamento operativo degli interventi e delle azioni tra tutti i soggetti coinvolti.
Da lunedì prossimo, 23 dicembre, i locali di 195 metri quadri, appartenenti al patrimonio comunale, situati al piano terra della palazzina di via Duca degli Abruzzi n. 15, opportunamente attrezzati per accogliere sino ad un massimo di 40 persone senza fissa dimora, saranno a disposizione per far fronte all'emergenza freddo.
La rete che opera per la realizzazione del progetto garantisce gli stessi servizi anche presso la Casa di accoglienza notturna “San Vincenzo”, situata in via Maddalena n.57 e la Casa Elena in via Padre Taddei n.1 che metterà a disposizione ulteriori dieci posti letto destinati alle donne.
Foto tratta dal sito west-info.eu