Il padre di Gavinuccio Canu, Pietro, di 84 anni, aveva chiesto agli amici del figlio di ritrovarlo, vivo o morto, ma di riportarglielo a casa, tra le sue braccia.

“Le promesse si mantengono e la più importante l’ho, anzi, l’abbiamo mantenuta ma ho sperato fino a quel momento dilaniante di trovarti vivo. Ma ti ho trovato”, le parole di Francesco Sanna, amico di Gavinuccio, il cantautore 56enne scomparso a Sassari martedì 8 febbraio, il cui corpo è stato trovato ieri pomeriggio, durante una massiccia mobilitazione, in zona Piandanna, a poca distanza da dove l'uomo era stato avvistato l’ultima volta, nei pressi della sede delll'Agenzia delle Entrate di piazzale Giovanni Falcone.

La promessa è stata mantenuta dagli amici di Gavinuccio che si impegnati da subito e ogni giorno hanno organizzato gruppi di ricerche per ritrovare il musicista.

Il corpo è stato trasferito nell’Istituto di Medicina legale, dove domani, lunedì 21 febbraio, verrà eseguita l’autopsia per stabilire l’esatta causa della morte. Il suo corpo non ha nessun segno di violenza. Le ipotesi sono quelle di un malore o che il musicista si sia tolto la vita lo stesso giorno della scomparsa.