La ministra dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, oggi a Sassari ha ribadito che le Facoltà di Medicina restano a numero chiuso. "Per il momento escludo l'eliminazione del numero chiuso per l'accesso alle Facoltà di Medicina. Lo scorso anno abbiamo avuto 70mila aspiranti per 14 mila posti disponibili, ospedali e atenei non sono in grado di assorbire 70 mila aspiranti, anche perché dobbiamo fare in modo che la qualità della formazione resti alta. È vero che la pandemia ha fatto emergere una mancanza di medici, ma si tratta di una carenza della presenza di medici sul territorio, non della presenza complessiva".

La ministra Messa è giunta stamani a Sassari per partecipare alla cerimonia di premiazione dei vincitori della sezione 'Arti figurative, digitali e scenografiche' del Premio nazionale delle arti (PNA). "Se noi guardiamo il numero di medici per abitante - ha spiegato Messa a margine di una visita nelle nuove strutture dell'Accademia di Belle Arti "Mario Sironi - l'Italia è fra le prime in Europa, manca però la distribuzione corretta di questi medici e quindi è un incrocio che Università, territori regioni e comuni devono fare". "Il numero programmato degli studenti di Medicina è aumentato nel corso degli anni, siamo arrivati a più di 14mila partendo da circa 10mila. Adesso abbiamo sbloccato l'imbuto che c'era tra la laurea in medicina e la scuola di specializzazione, e ora arrivano 19mila borse di studio. Bisogna poi fare in modo - ha concluso l'esponente del Governo - che i medici restino nel nostro Paese, cercando di dare loro una valorizzazione per quello che hanno studiato".