Mettiamoci per un attimo nei panni di chi si è sottoposto a tampone e da cinque giorni, chiuso in casa, attende una chiamata, che continua a non arrivare. Immaginate l’ansia? La tensione? Il disagio? Magari qualcuno di voi, purtroppo, ha già vissuto questa situazione, mentre tanti altri saranno costretti a subirla.

All’Ufficio Igiene di Sassari mancano i reagenti. Decine e decine di tamponi sono stati congelati in attesa di poter procedere all’analisi. Noi sappiamo con certezza che questa criticità è in corso da sabato. Ai tamponi effettuati lo scorso 17 ottobre, si sono sommati, ovviamente, quelli dei giorni successivi. Il personale sanitario si è trovato solo ad affrontare questa emergenza, o meglio, la chiamerei mala-organizzazione, che sicuramente non dipende da loro.

Ma in ogni caso, quand’anche i motivi del ritardo, rispetto alle previste 48 ore, siano dovuti a cause di forza maggiore, non sarebbe opportuno informare di ciò gli interessati in attesa?

La mancanza di reagenti, però, si traduce anche in un'altra grave inefficienza: i dati forniti quotidianamente dall’Unità di Crisi regionale come fanno a rispecchiare la situazione in Sardegna se non sono stati processati decine e decine di tamponi?

Nelle ultime 24 ore, secondo il bollettino di oggi, nell'Isola si sono registrati 167 nuovi casi, ma evidentemente potrebbero essere molti di più.