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Il NAS di Sassari, a conclusione di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica ha posto agli arresti domiciliari un medico - direttore del reparto di geriatria di una casa di cura convenzionata con la ASL di Sassari - responsabile di truffa aggravata in danno del servizio sanitario nazionale, concussione, abuso d'ufficio, falso e frode in pubbliche forniture.
L'indagine, che ha avuto inizio nei primi mesi del 2013 ha portato i Carabinieri ad accertare una serie di condotte illegali del sanitario. In particolare i militari hanno verificato che il medico induceva i pazienti - molti dei quali malati di alzheimer - a farsi visitare presso il proprio studio privato dietro pagamento di una parcella (150 euro a visita) con la promessa di controlli più attenti ed approfonditi e con le agevolazioni derivanti dall'esecuzione degli esami ed accertamenti presso il reparto da lui diretto in modo del tutto autonomo e privato, in spregio delle regole proprie del sistema pubblico-convenzionato come le liste di attesa.
Il geriatra, inoltre, responsabile dell’Unità di Valutazione del reparto, deputata a redigere collegialmente, con l'intervento di medici di diverse specializzazioni, i piani terapeutici per i singoli malati di alzheimer, con la complicità di alcuni soggetti, falsificava i piani, redigendoli presso il proprio studio e senza il coinvolgimento degli altri medici specialisti.
Anche per il rinnovo semestrale dei piani terapeutici i pazienti di fatto pagavano il medico per "il suo interessamento". Il medico, secondo le indagini dei Carabinieri del NAS, sarebbe responsabile anche di interruzione di pubblico servizio perché' in modo del tutto arbitrario ha chiuso il reparto ospedaliero durante il mese di agosto, senza darne comunicazione agli organi competenti, creando un grave disservizio.
Nelle indagini risultano coinvolti anche un medico, la segretaria del geriatra ed il responsabile legale della casa di cura convenzionata.